Busto Arsizio, chiesto il giudizio immediato per gli indagati del raggiro alle anziane donne fragili

I tre indagati erano stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 30 agosto (Immagine d'archivio)

BUSTO ARSIZIO – La procura di Busto ha chiesto il giudizio immediato, senza il passaggio dell’udienza preliminare, per l’infermiere Gioacchino Fera, 53 anni, di Varese, Giuseppe Santuccione, residente a Cepagatti nel Pescarese e per l’archietto Andrea Luraschi, 34 anni, di Venegono Superiore. I tre sono indagati per la circonvenzione di incapace ai ai danni di due donne con problemi psicologici, dalle quali si sarebbero fatti “consegnare” i consistenti patrimoni.  Guardia di finanza di Varese. E’ così emerso, dalle indagini, che le titolari dei conti erano state indotte a sottoscrivere atti che permettevano agli indagati l’accesso e la disponibilità dei loro beni. Per

la difesa dei tre indagati si è sempre trattato di donazioni spontanee, alle quali le donne non sono mai state indotte o costrette, tanto che non hanno presentato denunce, ma secondo le risultanze delle indagini condotte dalla Gdf, scattate sulla segnalazione effettuata da una banca, di operazioni sospette sui conti di due delle donne raggirate, le titolari dei conti erano state indotte a sottoscrivere atti che permettevano agli indagati l’accesso e la disponibilità dei loro beni. Una delle due donne sarebbe stata indotta a spogliarsi letteralmente da ogni bene, tanto da vivere attualmente in condizioni di indigenza, grazie all’aiuto dei servizi sociali. Secondo le accuse i tre indagati, manipolando le due donne si sarebbero appropriati di oltre un milione di euro.