Busto Arsizio, nessuna responsabilità nella morte del vicino dopo la lite. Chiuso processo civile

La lite era avvenuta nel pomeriggio del 20 aprile del 2020 in via Lapo Giani, dopo che l'anziano aveva investito il cinquantenne. Sia in sede penale sia in sede civile è stato escluso che nella caduta dell'ottantaduenne, morto una settimana dopo in ospedale, ci siano state responsabilità (Foto d'archivio)

BUSTO ARSIZIO – Una lite di vicinato avvenuta nell’aprile del 2022, la morte di un anziano alcuni giorni dopo e due processi, uno penale ed uno civile, conclusi con il riconoscimento dell’estraneità dell’altro “litigante”, nella morte del vicino. La discussione, che era degenerata, era scoppiata tra un ottantaduenne ed un cinquantenne tra i quali, da tempo, c’erano liti e alterchi. Il 20 aprile del 2022 l’anziano che era alla guida della sua auto, aveva investito il cinquantenne ed era divampato un acceso diverbio finito in colluttazione.

ad un certo punto l’ottantaduenne era caduto battendo la testa. Le sue condizioni erano subito apparse molto gravi ed era stato ricoverato in rianimazione all’ospedale di Legnano, dove era poi spirato dopo una settimana. A carico del cinquantenne si era aperto un procedimento penale per omicidio colposo, finito con l’archiviazione perché dalle riprese delle telecamere della zona era emerso che l’uomo non sarebbe caduto per colpa del cinquantenne. I familiari della vittima avevano intentato una causa civile per il risarcimento dei danni, nei confronti del cinquantenne, ma anche il tribunale civile ha escluso che ci siano responsabilità nella caduta e quindi nella morte dell’anziano.