Busto Arsizio rimuove i lampioni di Richino Castiglioni

Il figlio di Richino Castiglioni, Stefano, critica la scelta di Palazzo Gilardoni di sostituire i lampioni ideati dal padre. Il comune vorrebbe spostarli al Parco Rimembranze.

Stefano Castiglionifiglio di Enrico Castiglioni, detto Richino, architetto italiano fra i protagonisti che dettarono gli orientamenti strategici e le scelte peculiari della cultura degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta – ha mandato una lettera all’amministrazione comunale, dopo che i lampioni del centro storico, firmati dal padre e risalenti agli anni Novanta, sono stati rimossi e “rimpiazzati” con «elementi industriali omologati». Un peccato, visto che, a detta del figlio, Richino Castiglioni aveva studiato il design delle sue creazioni «con archi e forme appositamente per il centro storico».

Castiglioni, che è stato anche presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese, è perplesso dalla scelta dell’amministrazione bustocca di spostarli al Parco Rimembranze, dove, teme, sarebbero decontestualizzati.

Enrico Castiglioni, detto Richino

Nato a Busto Arsizio nel 1914 e laureatosi in Ingegneria civile presso il Politecnico di Milano (1937) e in Architettura a Roma (1939), Richino Castiglioni sviluppò una formazione improntata allo studio e all’estrinsecazione di creative e innovative soluzioni strutturali. Il periodo più fertile della sua produzione architettonica è quello compreso tra gli anni Cinquanta e Settanta e vinse numerosi concorsi, ottenendo menzioni e riconoscimenti, grazie alla sua creatività e alla sua vena innovativa. È scomparso a 86 anni, il 6 novembre del 2000. Nel 2015 la città di Busto Arsizio gli ha intitolato il passaggio antistante la biblioteca civica.