BUSTO ARSIZIO «Dopo 15 anni chiude il nostro punto vendita di Busto Arsizio. Entro Pasqua 2012 chiuderanno tutti i negozi della catena Blockbuster, per sempre. Noi, ragazze dello staff di Busto Arsizio, vogliamo ringraziare tutti i nostri meravigliosi clienti che per tanti anni sono venuti a trovarci nel nostro negozio. Molto più amici che clienti… Nella speranza di avervi tenuto compagnia, allietando le vostre serate, vi salutiamo tutti con affetto». Firmato Mara, Marina, Ilaria, Samuela e Debora.
Bastano queste parole, affisse all’ingresso del punto vendita di Busto, per spiegare il clima che si respira nel negozio. Di commenti le dipendenti non ne rilasciano: «Mi spiace, ma non possiamo rispondere a nessuna domanda», dicono con gentilezza.
Sulla catena di videonoleggi cala quindi il sipario. Il negozio di Busto chiederà il 4 marzo, seguendo il destino di quello di Varese. Il nome è già stato cancellato con vistosi segni di vernice nera e in questi giorni si sta cercando di far fuori tutta la merce presente nel negozio: dvd, videogiochi e libri. Domenica lo store è stato letteralmente preso d’assalto. Tanti i bustocchi a caccia dell’affare, attirati dallo sconto del 50% su tutto.
Blockbuster era arrivata in Italia a metà degli anni ’90. Come McDonald’s e Nike, era un pezzetto di cultura americana che si inseriva nel contesto italiano, modificando profondamente le abitudini quotidiane. «Make it a Blockbuster night» (rendila una notte Blockbuster) era lo slogan pionieristico. Dopo la fortissima diffusione iniziale, che aveva portato la catena a contare su circa 200 punti noleggio in tutta Italia, è arrivata la crisi, dovuta a un servizio meno concorrenziale sul piano dei prezzi rispetto alla sempre più diffusa visione in streaming e al proliferare di servizi di condivisione di file su Internet. La beffa è che la chiusura arriva a breve distanza dallo stop di MegaUpload, uno dei servizi che ha dato il colpo di grazia al videonoleggio.
Ora i dvd lasceranno il posto ai farmaci. la maggior parte dei punti vendita dovrebbe infatti essere acquisita da “Essere e Benessere”, catena di parafarmacie private. Solo una parte degli attuali dipendenti, però, potrà essere assorbita nei nuovi negozi.
Tiziano Scolari
s.affolti
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