BUSTO ARSIZIO Tre assessori lasciati a casa. E senza ricevere una telefonata, dichiara Mario Crespi, il più votato del Pdl, e anche il più deciso a sparare contro la mossa del sindaco Gigi Farioli.
Dichiara l’assessore alla Cultura ora escluso: «È rimasto solo Gigione, come sindaco è come Coppi, un uomo sempre più solo al comando».
Crespi racconta di essere stato sommerso da sms e telefonate di solidarietà. Di avere un bilancio da record (ma agli eventi non Farioli non si è mai presentato, sottolinea). E accusa il sindaco: ««Arroccarsi nel proprio ufficio non serve a niente – dice ricordando i 200 mila euro spesi per il nuovo ufficio «chiuso a chiave». E ancora: «Farioli ha offeso gli elettori
che hanno votato Pdl per le persone in lista e non per il candidato sindaco, per i cittadini è un tradimento perché Gigi è stato rieletto grazie ai voti di chi oggi ha escluso – attacca l’ormai ex assessore – ha disatteso le indicazioni del partito, tanto che si prospetta un deferimento al Collegio dei Probiviri, e ha offeso gli esclusi».
Tra i record di Farioli? «Il maggior numero di idee, la più alta percentuale di non realizzazione e di promesse non mantenute».
Anche l’ex assessore Luciano Lista ribadisce il dissenso. Solo il leghista Gianni Buzzi risponde «Obbedisco».
OGGI L’INTERVISTA COMPLETA E IL COMMENTO SUL GIORNALE
m.lualdi
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