Busto e l’ira sui parcheggi Agesp propone isole libere

BUSTO ARSIZIO Isole felici dove avere un po’ di sollievo: fino alle 10 di mattina si può caricare e scaricare. E in seguito, lasciare l’auto 10 minuti con disco orario. Ad esempio in via Cavallotti, pieno centro.

È la controproposta di Agesp Servizi, nella figura del presidente Paola Reguzzoni, di fronte al malumore crescente sui nuovi parcometri comparsi in centro e in tribunale. Per lenire la ferita, anche se, insistono Reguzzoni e l’assessore Claudio Fantinati, non si può parlare di rincari.

Perché, sottolinea Fantinati, «abbiamo sì introdotto 144 nuovi stalli a pagamento (per facilitare il ricircolo in aree commerciali) ma dei vecchi 1.643 posti per 837 sono diminuite le tariffe, per 369 sono aumentate, le altre 437 invariate».

Anche Reguzzoni rimarca che le aree con la sbarra sono diminuite. Eppure la gente le diserta, via Da Giussano in testa.

Secondo Reguzzoni, i posteggi liberi comunque esistono e resistono, in via San Michele o in piazza mercato. Ma ad esempio con i posti a pagamento anche in via Zappellini, si è circondati: uno va all’Anagrafe e prega di non incontrare code agli sportelli. «Lì una soluzione ci sarebbe – osserva la presidente di Agesp – aprire l’ex Borri anche ai cittadini, oltre che ai dipendenti comunali».

m.lualdi

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