Busto, Farioli vuole il rimpasto Ma Lega e Pdl non lo seguono

BUSTO ARSIZIO Il rimpasto arriverà dopo il consiglio comunale. Ma i partiti frenano: per il Pdl «servono indirizzi operativi più che cambi di pedine» e la Lega chiede «l’ultima parola» sui propri assessori. Il sindaco Gigi Farioli ha deciso ed è deciso: dopo il consiglio comunale di mercoledì, si dedicherà anima e corpo a chiudere la partita del rimpasto di giunta e del piano annuale (le priorità per il prossimo anno di mandato) da presentare al tavolo di maggioranza.

I partiti però non hanno tutta questa voglia di dare carta bianca a Farioli. Frena il Pdl, che è già in subbuglio per le vicende nazionali ed è tutt’altro che convinto di privarsi di assessori come Mario Crespi e Luciano Lista, i più votati alle elezioni.

Prima di sostituire qualcuno, prevarrebbe l’idea di rimescolare le deleghe e affidare una sorta di mandato a tempo, con obiettivi ben precisi da cogliere. «Rimpasto? Prima parliamone – afferma Emanuele Antonelli, commissario appena riconfermato visto che il congresso è stato rinviato a dopo le politiche – spero che il sindaco non cambi assessori, ma dia gli indirizzi».

Frena la Lega, che non ha mai considerato un’urgenza il rimpasto: piuttosto, punta sul ricambio dei dirigenti. «Valuteremo la proposta del sindaco – annuncia il capogruppo del Carroccio Francesco Speroni – La giunta non è intoccabile, ma non si può nemmeno fare e disfare troppo spesso. Anche se eletto direttamente dai cittadini, Farioli è a capo di una coalizione: prima di decidere dovrà confrontarsi con i partiti. Se vuole sostituire uno dei suoi del Pdl non opporremo veti, a meno di nomi inaccettabili: ma sugli assessori della Lega dobbiamo avere noi l’ultima parola». Sarà braccio di ferro? Il caso Unione Italiana dimostra che Farioli non è più incline a inchinarsi ai partiti.

Andrea Aliverti

s.affolti

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