Busto, fermati tre nordafricani senza documenti: uno doveva essere in carcere per spaccio

Durante un controllo della Polizia locale gli stranieri trovati privi di passaporto, patente e permesso di soggiorno. Su uno di loro pendeva un ordine di custodia cautelare che è stato quindi eseguito

BUSTO ARSIZIO – Nuova operazione della Polizia locale di Busto Arsizio a tutela della sicurezza dei cittadini. Ancora una volta, persone dedite ad attività criminose non sono sfuggite alla puntuale e professionale attività di controllo del territorio svolta dagli agenti.

Questi i fatti: nel pomeriggio di sabato 18 marzo una pattuglia del nucleo motociclisti, impegnata nello svolgimento di ordinari servizi di pattugliamento, ha fermato un’autovettura per i consueti controlli. 

A bordo del veicolo c’erano tre cittadini nordafricani privi di qualsiasi documento, né passaporto, né patente, né permesso di soggiorno. I tre stranieri sono stati quindi portato al Comando e fotosegnalati.

A seguito dei controlli incrociati, è emerso che su uno dei tre pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere da eseguire con effetto immediato per fatti connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti avvenuti in Piemonte. 

In particolare, il magrebino è risultato essere componente di un’organizzazione formata da una ventina di stranieri dediti al traffico e allo spaccio di droga. L’ordine è stati quindi eseguito e il soggetto è stato consegnato al carcere di Busto Arsizio.

L’assessore Loschiavo: “Grazie ai nostri agenti”

Così ha commentato l’assessore Loschiavo: “Che il controllo del territorio, da parte della Polizia Locale, sia costante e capillare è ormai un dato acquisito. Lo testimoniano i risultati del prezioso lavoro, figli del giusto mix di strumentazione tecnica e apporto umano. Tra l’altro, il potenziamento della videosorveglianza, che sta avvenendo proprio in questi giorni, garantirà interventi ancora più immediati ed efficaci. Ringrazio tutto il personale per la passione che ci mette e, in particolare, la vice Comandante Cristina Fossati: la dotazione tecnica è importante, ma senza la passione delle donne e degli uomini del Comando tutto ciò non sarebbe possibile”.