BUSTO ARSIZIO E’ un’istituzione per chi ama la musica, per generazioni che hanno comprato i loro dischi lì. E hanno provato un pizzico di malinconia vedendo la saracinesca abbassata.“Buzzi” – negozio nato nel ’66 – ha cessato la vendita di dischi e cd, una decisione inevitabile in questi anni di gravissima crisi del mercato discografico. Continua invece in piazza Santa Maria 2 (a pochi metri dallo storico negozio di via Cavour) la vendita di impianti hi-fi, installazione audio-video e assistenza. «La possibilità di scaricare musica da I-Tunes e altri programmi ha fatto sì che il mercato dei cd crollasse – spiega il titolare Gianni Buzzi – La situazione è peggiorata negli ultimi
due anni, così abbiamo deciso di cessare la vendita dei cd, pur continuando a occuparci di hi-fi, installazione e assistenza». I nuovi supporti hanno totalmente stravolto le modalità di fruizione della musica, e non solo: «Oggi i ragazzi ascoltano la musica sul telefonino e sul computer, non sono interessati alla qualità dell’ascolto – sottolinea Buzzi – Per di più, con i nuovi mezzi possono avere gratis (o quasi) quello che fino a qualche anno fa erano costretti a pagare a caro prezzo». Un insieme di innovazioni tecnologiche e cambiamenti di abitudini si è abbattuto come un uragano sul mercato discografico.il servizio completo di Francesco Inguscio sull’edizione di oggi
m.lualdi
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