BUSTO ARSIZIO Stie, la conclusione del caso è più complicata del previsto e gli autisti sono ancora sulle spine. Per ora manca un verbale per scongiurare il fermo dei bus domenica 1° aprile. «Siamo ottimisti dopo l’accordo in Regione, ma i tagli potrebbero non bastare per risolvere i problemi dell’azienda», ammette l’amministratore delegato della compagnia dei bus, Pierluigi Zoncada.
Nel frattempo i 95 dipendenti sono ancora in mobilità e i sindacati continuano nella lotta, proclamando uno sciopero di 24 ore il prossimo 2 maggio. Dopo l’intesa in Regione e il via libera all’emendamento “salva Stie” infilato in extremis dall’assessore Raffaele Cattaneo nella legge di riforma del trasporto pubblico approvata martedì, si lavora per ristrutturare il servizio in modo da ridurre i costi. Più difficile a farsi che a dirsi.
«Entro oggi – fa sapere Zoncada – attendiamo un documento ufficiale, almeno un verbale di accordo, per scongiurare il fermo del servizio». Il tempo stringe, dato che la proroga della concessione scade domani, 31 marzo. Per ora si viaggia su un doppio binario: da un lato il trasporto urbano di Busto Arsizio, su cui Stie registra «l’impegno dell’assessore Fantinati a mettere in campo tagli fino al 15% per attuare la razionalizzazione del servizio»; dall’altro le linee extraurbane, di competenza provinciale, su cui ci sarebbero problemi tecnici ed economici da superare. In ballo tagli per 100mila chilometri all’anno sull’urbano e 400mila sull’extraurbano, per coprire i 450mila euro di perdite strutturali (di cui 150mila su Busto) denunciate da Stie.
«Per capire la gravità della situazione basta un dato – prosegue l’ad – nel 2008 un litro di gasolio ci costava 87 centesimi più Iva, oggi 1,35 euro. Solo quest’anno c’è stato un nuovo aumento del 15%. È evidente come i contratti stipulati in passato necessitino una revisione». Le sforbiciate a corse e frequenze potrebbero non bastare: «Dal punto di vista economico il disequilibrio è maggiore».
«Taglieranno anche alcune corse scolastiche?», si chiede il portavoce delle sigle sindacali Salvatore Blanco, che invoca «certezze» dopo che il vertice con l’azienda non ha prodotto il ritiro della procedura di mobilità dei 95 autisti che operano su Busto e sul sud della provincia. E aggiunge: Il 2 maggio faremo 24 ore di sciopero, anche se fuori tempo massimo. Se la mobilità non cessa, tra il 26 e il 28 aprile arrivano i licenziamenti».
Intanto lunedì prossimo alle 21 si terrà un’assemblea dei lavoratori Stie al Museo del Tessile di Busto Arsizio, alla quale saranno invitati anche gli utenti e i genitori degli studenti che fruiscono del trasporto scolastico.
Andrea Aliverti
s.affolti
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