BUSTO ARSIZIO Albertina Brazzelli è una delle giovani donne che morirono a causa del ciclone di 100 anni fa. Le sue nipoti, Silvia, Clelia, Elena e Giovanna Tosi, ieri erano alla cerimonia di commemorazione al cimitero principale: «Era la sorella della nostra nonna paterna – dicono con commozione le sorelle Tosi – morì giovanissima, a soli 25 anni mentre stava lavorando nello stabilimento Grassi. Era bellissima, come si vede dalla sua foto. Nostra nonna ci raccontava sempre di quella tragedia che devastò
la città. Ci diceva sempre che il caposala della fabbrica aveva lanciato l’allarme e aveva invitato le operaie, tra cui nostra zia, a mettersi al riparo, di corsa. Purtroppo il tetto non ha retto alla forza del ciclone e Albertina è morta sotto le macerie, sul posto di lavoro».
Il ricordo dei parenti, vago, fatto di emozioni, racconti e passaparola, si è fatto più lineare grazie alle ricerche storiche effettuate dalla bustese Pinuccia Cagnoni che ha ritrovato i giornali con le cronache dell’epoca. Albertina aveva una bimba di 5 anni. Anche le altre operaie erano molto giovani, chi si era da poco sposata e chi aveva da poco messo al mondo un figlio.
Valeria Arini
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