BUSTO ARSIZIO – Nel cuore della notte, una lite tra suocero e genero degenera in modo singolare: il ventiseienne, nel tentativo di difendersi con uno spray al peperoncino, finisce per ferirsi da solo. L’episodio è avvenuto intorno alle 3 di notte in via Repubblica. Entrambi gli uomini, italiani e visibilmente ubriachi, hanno attirato l’attenzione con comportamenti fuori controllo, portando all’intervento dei carabinieri e di un’ambulanza del 118.
La dinamica è paradossale: il giovane, per proteggersi durante la lite, utilizza lo spray al peperoncino, ma una nuvola di gas urticante lo colpisce in pieno, costringendolo a ricorrere alle cure mediche. Trasportato al pronto soccorso, ha riportato lesioni lievi, mentre il suocero ha smaltito la serata movimentata senza ulteriori conseguenze. Al momento non sono state presentate denunce.
Uno strumento di difesa usato male
Lo spray al peperoncino, comunemente utilizzato per autodifesa, è regolamentato da un decreto del Ministero dell’Interno del 2011, che ne definisce le caratteristiche tecniche e l’uso consentito. Il dispositivo del ventiseienne rispettava tali requisiti, ma l’episodio ha dimostrato quanto sia importante un uso corretto: una miscela di oleoresin capsicum non superiore al 10% e un getto massimo di tre metri non hanno impedito che il giovane, nel maneggiarlo in modo errato, ne fosse vittima.
Gli investigatori stanno ora chiarendo l’origine del litigio e come il giovane sia entrato in possesso dello spray, ipotizzando che potesse appartenere alla figlia del suocero, sua compagna. Resta certo che la “difesa personale” si è trasformata in un infortunio grottesco, sottolineando i rischi di un uso inappropriato di tali strumenti.