Busto, paura in via Piombina «Troppi pirati, si rischia la pelle»

BUSTO ARSIZIO Alta velocità in via Piombina: i residenti plaudono il Velo Ok. I monitoraggi eseguiti dalla polizia locale, in vista del progetto che porterà dieci colonnine in città pronte ad agire sia da dissuasori della velocità che da porta-autovelox, ha rivelato dati sconcertanti: su viale Boccaccio e via Magenta si verificano in media di circa 11mila infrazioni quotidiane ai limiti di velocità, con una media di crociera che si aggira sui 64 chilometri orari.

In via Piombina cala il numero di infrazioni, che comunque resta stellare attestandosi sulle 3.400, ma in compenso si registra il record di velocità, con un passaggio monitorato alla bellezza di 190 chilometri orari.

«Una follia – racconta <+nero>Martina Berra<+tondo>, che risiede in zona ed è madre di Giacomo, 5 anni – Certo che qui corrono. Vanno come matti, di giorno e di notte. Tanto che chi, come me, ha bambini piccoli, ogni volta che scende in strada raccoglie tutta la possibile concentrazione. Se il piccolo ti scappa di mano anche solo per cinque secondi corre rischi seri».

Giorgio Merlo, 88 anni, parla di «fenomeno costante. Ora, quello dei 190 è un caso limite: non dico che tutte le auto che passano di qui viaggiano a quella velocità, ma a 80-100 chilometri orari sì. E se ne fregano di attraversamenti pedonali o ciclisti. Io, ad esempio, grazie a Dio posso ancora usare la bicicletta per le commissioni. Ma bisogna stare attenti, perché le macchine viaggiano molto veloci ed è un attimo farsi toccare».

Il provvedimento Velo Ok, quindi, piace: «Se serve a risolvere il problema e a rendere la strada più sicura ben venga – racconta Marita Brighelli – Io non amo le multe a oltranza, ci mancherebbe. Ma qui il problema esiste: se anche la sola presenza della colonnina, ben segnalata e con una pattuglia in zona quando c’è l’autovelox, rende più sicuro il nostro uscire di casa, allora sono d’accordo. In fondo viaggiare a cento all’ora in città non è andare un tantino sopra il limite: vuol dire proprio fregarsene degli altri. A quel punto una multa e l’eliminazione dei punti ben vengano: te le vai a cercare».

Marino Bonfanti è meno categorico: «Certo, andare a 50 all’ora non è sempre semplice. Qualche volta nemmeno ti accorgi da aver superato il limite, si tratta di peccati veniali. Ma un conto è andare a 60 invece di 50, un altro è esagerare. Quando inizi a viaggiare a cento all’ora in città, in una zona abitata, con il rischio di perdere il controllo della macchina e tirare sotto qualcuno, allora il discorso cambia. A quel punto la multa ci sta, e ci sta anche che ti tolgano i punti. Se i Velo Ok ci aiuteranno a evitare le corse sotto casa, ben vengano».

Simona Carnaghi

s.affolti

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