BUSTO ARSIZIO Era pronto a cambiare alloggio e a ripagare i debiti con l’Aler. Così dice Ezio Mostoni del sindacato inquilini a proposito dello sfrattato che giovedì ha tentato il suicidio, gettandosi dal terzo piano. L’uomo, 54 anni, è in gravissime condizioni. «Abbiamo sperato fino all’ultimo nel rinvio dello sfratto, preoccupati dalle minacce di gesti estremi – racconta Mostoni, che insieme all’assessorato ai servizi sociali e agli altri rappresentanti del terzo settore aveva affrontato il caso specifico nella riunione del 30 novembre del tavolo per l’emergenza casa – è vero che l’uomo era moroso e aveva rifiutato una
prima proposta di trasferirsi in un alloggio con un canone di affitto più basso, ma va considerato che viveva in via Einaudi da 27 anni». Niente da fare, le trattative Comune-Aler non hanno sortito effetti, fino al drammatico tentativo di suicidio. Per l’assessore ai servizi sociali Mario Crespi le procedure non sono in discussione: «Non c’è un problema di interazione, il dialogo non manca, poi loro hanno tenuto la loro posizione legittima». Bando alle polemiche: «Facciamo tesoro di questa vicenda – l’appello di Crespi – prendendola ad esempio per crescere tutti insieme nell’affrontare l’emergenza abitativa».
m.lualdi
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