BUSTO ARSIZIO In fondo, i dodicenni non sono cambiati. Casomai i genitori. Sono i commenti suscitati dalla denuncia che il barista Marco Colombo aveva inviato qualche giorno fa al forum di Italians, al Corriere: il trentunenne, avendo orecchiato come dei clienti dodicenni avessero in animo di “fare finta di essere dell’Enel e spillare 70 euro a una vecchia che conosco io”«Verissimo – commenta Benedetto Di Rienzo, dirigente dell’Itc e decano dei presidi bustesi, che regge anche una scuola media – l’assenza generalizzata di rispetto deriva in gran parte dall’incapacità dei genitori di far fronte al proprio ruolo». Un aneddoto che la dice tutta: «L’altro giorno convoco il padre di un ragazzo che
diceva davvero troppe parolacce. E quello mi risponde, testualmente: ca…o, glielo dico sempre di non dire ca…ate». La pensa allo stesso modo la consigliera comunale Donatella Fraschini, che – da madre e pediatra – conosce bene il mondo dei giovanissimi: «Geneticamente i ragazzi sono sempre gli stessi, ma molti di loro sono vittime di un disagio genitoriale sempre più diffuso. Il fatto è che oggi ci sono mamme e papà spauriti anche davanti al primo capriccio del loro figlio». Come racconta anche Mauro, titolare del Gianx bar: «Abbiamo avuto la fortuna di incontrare sempre ragazzi educati ma ci capita di sentire dei genitori disperati per i propri figli». Laura Campiglio
m.lualdi
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