BUSTO ARSIZIO – L’ex piscina Poma diventa il campus della Pro Patria Judo. Ieri l’inaugurazione: la società bustocca ha investito ben 140mila euro nella ristrutturazione dell’impianto di Sacconago, che era chiuso ormai da più di dieci anni. «Un’altra eccellenza che Busto offre allo sport» sottolinea l’assessore alla partita .
Ad una settimana dalla festa per l’inaugurazione della “casa del pugilato” della Master Boxe alla Colonia Elioterapica, lo sport bustocco può ancora festeggiare: stavolta tocca all’ex piscina Poma nel complesso delle scuole medie Galilei di Sacconago, che ieri è stato ufficialmente aperto come nuova Palestra “Campus” della Pro Patria Judo. Al posto della vasca, ora c’è il “tatami” per le arti marziali, affiancato da sale per la ginnastica e la pesistica, in collaborazione con l’associazione Cinque Anelli.
L’ex piscina è stata per dieci anni una delle “incompiute” di Busto: abbandonata e priva di un progetto di riqualificazione, per via dei costi proibitivi in una città che aveva appena investito ingenti risorse nel potenziamento della piscina Manara. Poi è arrivata la proposta della Pro Patria Judo, nell’anno del cinquantesimo di attività (dal 1968 nella palestra di via Dante). «Ad un certi punto la piscina ha iniziato a fare acqua – sintetizza il sindaco – senza voler fare miracoli ma con il miracolo della passione, l’amministrazione ha consentito a chi aveva voglia di fare e entusiasmo di ridare vita ad un’eccellenza.
Dimostrando, al di là delle inutili strumentalizzazioni, che si può ancora fare qualcosa per il bene comune, non solo parole vuote». La Pro Patria Judo ha investito 140mila euro in questa “avventura”, che il presidente della società definisce «una scommessa», visto che ha comportato lo spostamento dal centro alla periferia. «Un’opportunità in più anche per la rinascita delle periferie, di cui ringraziamo l’amministrazione per la disponibilità immediata ad accogliere il nostro progetto – afferma Zanesco –
siamo sempre stati in una scuola, da settimana prossima svolgeremo anche attività gratuita per le scuole medie che ci ospitano».
Una sfida non semplice, come racconta l’assessore ai lavori pubblici , che ha seguito passo passo l’opera di ristrutturazione: «Quando ci si impegna in lavori come questo, si sa come si inizia ma non come si finisce. Il presidente Zanesco non ha mai perso la voglia di arrivare alla fine, nonostante un esborso finanziario che è aumentato rispetto alle aspettative. Ma non si è tirato indietro». Ora il Campus è a disposizione per gli oltre 200 atleti, inclusi i disabili.