BUSTO ARSIZIO Un premio, due storie. Il premio della bontà numero 57 è stato assegnato dalla Filodrammatica Paolo Ferrari è assegnato ad Arturo Mara, per il suo impegno nell’ambito dell’assistenza e della beneficenza e a Maria Carla e Gianni Trotti, per l’impegno profuso nella parrocchia e per avere accolto due minori in affido.
Arturo Mara, classe 1921, ex funzionario di banca conosciuto tra i colleghi come “Ul cercutòn”, si è sempre dato da fare per raccogliere fondi destinati ad aiutare enti bisognosi e persone in difficoltà, facendosi promotore di importanti iniziative caritative. Fu presidente del gruppo d’arte drammatica Alessandro Manzoni, contribuì alla donazione per l’ospedale di svariate apparecchiature e ancora oggi, benché risieda a “riposo” nell’istituto La Provvidenza, non rinuncia alla sua apertura all’altro e alla solidarietà sempre pronto ad aiutare, anche con un semplice sorriso, chi gli è vicino.
Lombardini e Trotti, oltre all’indispensabile impegno nella parrocchia e nell’oratorio San Filippo, hanno accolto nella propria casa due bambini in affido. Omar aveva tre anni quando è arrivato in casa loro e oggi è laureato in scienze dell’educazione; due anni fa è stata accolta una seconda bambina con problemi di disturbi del linguaggio e ritardo
maturativo e grazie all’amore della famiglia affidatari la bambina ha già compiuto notevoli miglioramenti. «Sono commossa e sorpresa – commenta a caldo Maria Carla – ma soprattutto sono felice perché il premio ha acceso i riflettori sull’affido dei minori, un servizio ancora poco conosciuto. Per la nostra famiglia è stata un’esperienza bellissima, li abbiamo accolti come figli».
m.lualdi
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