Equitalia addio? Esce dalla porta, ma rischia di rientrare dalla finestra. È scontro in maggioranza sulla gara per la riscossione dei tributi. La Lega Nord è pronta a chiedere la gestione diretta comunale o da parte di Agesp.
L’argomento è capitato mercoledì sul tavolo della giunta comunale: lo stop al monopolio di Equitalia e Ica, rispettivamente sulla riscossione coatta dei tributi comunali (le cartelle esattoriali che finiscono a “ruolo” dopo che non vengono pagate dai contribuenti entro i termini stabiliti per legge) e sulle affissioni.
La giunta, sottolinea il sindaco , «ha deliberato un atto di indirizzo per mettere a bando il servizio con una gara». Ma a dire l’ultima parola sulla questione dovrà essere il consiglio comunale, a cui spetta la decisione. Ed è qui che potrebbe emergere una clamorosa spaccatura in maggioranza. La proposta portata in giunta dal sindaco, quella appunto di promuovere una gara pubblica per l’aggiudicazione dei servizi di riscossione coatta dei tributi e di gestione delle affissioni e della pubblicità sul territorio comunale, non trova d’accordo gli esponenti della Lega Nord. In giunta gli assessori hanno già chiesto di poter valutare la proposta di gara, ora i consiglieri del Carroccio ci metteranno la testa per vederci chiaro. Il rischio infatti è, da un lato, che in presenza di una gara, non sarebbe escluso che la stessa Equitalia possa offrire le migliori condizioni aggiudicandosi ancora la gestione del servizio di riscossione coatta, ma dall’altro, che un eventuale concessionario privato possa non essere in grado di garantire quel sistema meno invasivo e costoso, ma soprattutto più umano, per i contribuenti, che è l’obiettivo che i leghisti si erano posti nel chiedere il cambio di rotta rispetto a Equitalia. Da tempo è infatti il Carroccio a sollevare pubblicamente il problema, chiedendo di spezzare il monopolio di Equitalia.
In altre realtà diversi amministratori leghisti hanno già messo in pratica questo proposito per sottrarre i cittadini alle condizioni del concessionario pubblico. Ma la proposta leghista era di affidare la gestione ad Agesp, o in alternativa lasciarla direttamente agli uffici comunali, per far sì che gli utenti possano pagare subito invece che essere “incentivati” a far salire il loro debito per aumentare gli aggi dei concessionari.
Il modello è Agesp Energia, che nonostante il clamoroso boom di morosità tra gli utenti del gas, riesce a gestire le pendenze senza caricare gli stessi utenti di costi extra che non sarebbero in grado di sopportare.