C’è una vita da strega stasera al Teatro di Varese

VARESE – Chi non ricorda Samantha e Darrin Stephens con la piccola Tabatha in “Vita da Strega”?È la sitcom americana degli anni ’70 cui è ispirato lo spettacolo teatrale di Elvio Porta e Armando Pugliese, in scena stasera, alle 21, al Teatro di Varese. A vestire i panni della giovane strega la bella e brava Bianca Guaccero, mentre è Francesco Venditti a interpretare il ruolo del pubblicitario Darrin. Una commedia divertente con due interpreti giovani, ma già esperti delle tavole di teatro. Sono ancora disponibili i biglietti per i posti di platea in vendita a 38 euro, per quelli di prima galleria a 34 e per quelli di seconda a 28.È Francesco Venditti, cresciuto a pane e arte con la mamma Simona Izzo regista, doppiatrice, attrice e scrittrice, e il papà Antonello cantautore, a raccontarci lo spettacolo che andrà in scena sul palco di piazza Repubblica a Varese.Come avviene il ritorno di Samantha e Darrin in palcoscenico?“In “Vita da strega” raccontiamo l’ipotetico incontro dei due in uno studio pubblicitario. Darrin è un aspirante pubblicitario stagista che pensa solo al lavoro e che si venderebbe la casa pur di avere una pubblicità. Ma una casa non ce l’ha poiché è precario”.Un tema di attualità.“Sì per il mio personaggio ho preso spunto dalla realtà che ci circonda continuamente, giornalmente. Chi ha la fortuna di avere un lavoro oggi è preso a tempo pieno da questo e non ha tante possibilità di incontrare gli altri, è portato a pensare che la vita sia solamente dentro al lavoro che è quello che ci fa andare avanti”.Poi cosa succede?“Incontra la donna delle pulizie, Samantha, interpretata da Bianca. I due si erano conosciuti in un’altra vita, ma lui non la riconosce e non la vede. Accadono diverse disavventure, ma alla fine Darrin capisce che una vita senza amore non ha un valore”. Non ne esce benissimo Darrin.“Lui è

uno stakanovista che non ha tempo per i rapporti, ma alla fine capisce che se si è in due a far fatica ad arrivare a fine mese tutto è più semplice. La vita con lei vicina è più semplice”. Com’è lavorare con Bianca Guaccero?“Abbiamo lavorato insieme già in televisione, ma non lo avevamo ancora fatto a teatro. Sono contento di condividere il palco con un’amica, una professionista di alto rango. In questo momento difficile per il lavoro mi ritengo fortunato e privilegiato, e spero che col nostro spettacolo possiamo dare un po’ di allegria”. In questo periodo è una frase che si sente dire spesso dagli attori: ci crede veramente?“Penso che il teatro sia un bellissimo viatico di empatie e persone. Gli spettacoli si fanno insieme al pubblico in un insieme di energie che s’incontrano e che formano un fermento. Certo non facciamo un lavoro che salva, ma possiamo allietare per due ore chi ci viene a vedere e paga per farlo. Credo nello scambio intellettuale tra attore e pubblico, è la bellezza del teatro: cervelli accesi e cuori che battono”.Di recente l’abbiamo vista con sua mamma, Simona, in Pechino Express su Rai Due: com’è stata quella esperienza?“È stato un viaggio interessante. Mi avevano offerto diversi reality, ma questo era l’unico in cui mi ci ritrovavo. Un viaggio dentro e fuori di me che mi ha dato la possibilità di stare vicino alla mia mamma per tanti giorni, cosa che non accadeva da tempo visto che sono andato via di casa presto. L’India è un bellissimo paese dove vivono persone povere, bombardate, ma con un cuore enorme: se avevano 50 grammi di riso te ne davano 40”.È la prima volta che viene a Varese?“Non sono mia stato qui. È un’opportunità e sono contento di venire. È bello quando uno può scoprire nuove città, nuovi palcoscenici: è la bellezza di questo lavoro”. Elena Botter

s.bartolini

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