VARESE (f. man.) L’iphone acchiappa-evasori spopola sul web e non solo. A quanto pare i varesini stanno imparando a farne uso per le strade della città quando si accorgono che all’uscita da un bar o da un negozio manca lo scontrino. Effetto dell’applicazione Tassa.li, ormai nota ai possessori di telefonini palmari di ultima generazione sia Apple che Android.
È l’invenzione di quattro giovani appassionati di tecnologia, che un po’ per gioco e un po’ per senso civico hanno sfoderato un’arma semplice ed efficace, se usata bene. L’applicazione è scaricabile gratuitamente (si chiama “Tassa.li”, appunto, e si trova anche su App Store) e permette al proprietario del telefono di segnalare dove, quando e per quale importo non gli è stato rilasciato lo scontrino fiscale.
La segnalazione è anonima e non verificata. Il tutto comparirà poi sul sito internet, www.tassa.li, che invece è accessibile a tutti da un comune pc, permettendo così anche alle forze dell’ordine di farsi qualche idea sui possibili micro o macro evasori a cui fare una visita, nel momento in cui le segnalazioni diventassero tante.
Dalla cartina disponibile sul sito infatti si può vedere esattamente via, numero civico, tipologia di esercizio commerciale ed importo della presunta evasione.
Le segnalazioni in totale sono arrivate a 7.500 ieri sera, contro le 4.800 che erano solo un paio di settimane fa; la cifra totale evasa o presunta tale, di pari passo, ha varcato la soglia del milione di euro raggiungendo quota 1.176.000. La caccia all’evasore insomma dopo l’apertura sta spopolando.
Nell’area del capoluogo le evasioni segnalate sono esattamente raddoppiate: dove prima erano 15, ora ce ne sono 30. Oltre ai 188 euro già segnalati a settembre in un negozio in via Dandolo e agli 81 in un bar in via Mazzini, sono comparsi ben 4.300 euro di servizi “non scontrinati” nella zona di piazza Canonichetta, 1.700 euro sempre in servizi in via Manzoni, 231 euro di ristorante in via Battisti, 182 euro in via De Cristoforis.
Ancora basse invece le segnalazioni al Sud: appena quattro a Gallarate, cinque a Busto Arsizio, otto a Castellanza, nove a Saronno.
A Gallarate, spiccano i 450 euro di ristorante in via Bixio, mentre a Busto Arsizio a parte gli 1,50 euro di presunto caffè al bar il picco massimo è di 20 euro in locali notturni.
e.marletta
© riproduzione riservata













