Licenziamento di , il giudice del lavoro ha condannato Amsc a risarcire l’ex direttore generale con una somma pari ad 87mila euro, l’equivalente di undici mesi di stipendio.
Questo il contenuto del dispositivo della sentenza depositato nel pomeriggio di ieri. La vicenda nasce nel luglio del 2011: il primo atto del nuovo consiglio di amministrazione dell’allora Amsc Impianti&Servizi fu quello di licenziare il dirigente, sostenendo che la figura non fosse necessaria per l’attività dell’azienda.
L’assunzione di Caianiello fu del resto accompagnata da feroci polemiche, visto che fino a pochi mesi prima ricopriva l’incarico di presidente di Asmc I&S. E mentre lavorava per questa società manteneva l’incarico di numero uno del cda di tutte le altre aziende del gruppo Amsc.
Fatto sta che Caianiello impugnò la decisione e oggi vede un giudice che gli dà ragione. «Mi dispiace per quello che è successo», commenta il diretto interessato, «devo forse dire che l’emotività che ha spinto l’azienda a prendere questa decisione è stata giudicata avventata o comunque ingiusta».
Di fondo c’è la convinzione che alla base del licenziamento possano esserci state anche valutazioni politiche. Ma questo Caianiello lo lascia alla valutazione degli interlocutori. «Siamo soddisfatti», commenta il suo legale, l’avvocato. Il quale attende però le motivazioni della sentenza per capire gli elementi sui quali si è basata la decisione del giudice. Il quale ha riconosciuto all’ex direttore generale, per anni uomo di punta di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà poi, una somma pari a 11 mensilità, che si aggiunge alle sei mensilità già versate all’atto dell’interruzione del rapporto di lavoro. Oltre agli interessi maturati e alle spese legali.
«Non ne sapevo nulla, forse dovreste parlarne con il presidente. Davvero, non ho seguito la pratica e non so come commentare», afferma , oggi alla guida di 3SG ma all’epoca dei fatti capo del consiglio di amministrazione di quella Amsc Impianti&Servizi che deliberà il licenziamento.
Il presidente cui fa riferimento è, numero uno di Amsc spa, società che ha inglobato I&S a fine 2011. Ieri però «La Provincia» non è riuscita a contattarlo. Ha parlato, invece, il sindaco . «Apprendo dalla stampa di questa sentenza, mi riservo ovviamente di leggerla per commentarla».
Anche se «per come mi viene riferita, rappresenta un aspetto non positivo per l’azienda». Ma è possibile che, così come venne avviata nel 2011 contro gli ex amministratori, nel caso in cui la sentenza di condanna passasse in giudicato si decida per un’azione di responsabilità verso chi decise il licenziamento? «Non lo so – conclude – mi riservo di fare delle valutazioni. E di rilasciare commenti in seguito».
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