Calcio e basket vanno a braccetto come ai bei tempi

Una delle migliori consuetudini dello sport varesino sposava le domeniche di calcio e pallacanestro

Ai tempi d’oro era una goduria: s’iniziava al Franco Ossola, dove un giovanissimo Roberto Bettega spingeva in Serie A i biancorossi e si proseguiva al palazzetto, dove la grande Ignis era la squadra più forte del mondo extra Usa. Ma era uno spasso anche quando il calcio aveva perso contatto con le categorie più nobili. Prendiamo una data a caso: il 15 ottobre del 1989. In programma c’era subito la sfida fra il Varese di Peo Maroso e il Legnano, quinta giornata del girone B della C2. Arbitra un giovanissimo Collina e a Masnago si fa festa per il gol di testa di Russo che consegna la quinta vittoria, su cinque partite, alla capolista. Al palazzetto anche la Ranger Varese indossa i panni della prima della classe e uno scatenato Wes Matthews schianta

Milano in un derby senza storia.Il preambolo serve per incrociare le dita e annunciare che non solo Varese-Sestese di domenica si giocherà alle 14.30 (e non alle 15.30) ma anche la gara del 18 ottobre con l’Union Villa Cassano avrà lo stesso fischio d’inizio perché alle 18.15 di quelle due domeniche sono fissate anche le prime due gare interne della stagione della Pallacanestro Varese. Ha subito uno spostamento anche la prossima trasferta di Mariano Comense si giocherà di sabato, giorno richiesto dal club comasco per giocare tutte le sue gare casalinghe.Domenica arriva la Sestese: i nonni che portano i nipotini allo stadio possono entrare gratis nei Distinti per festeggiare la loro festa. Mister Melosi deve fare a meno di Pià, Pacifico e Gazo e terrà precauzionalmente a riposo Giovio, infortunatosi lievemente a Legnano.