Calcio, il punto sul mercato del Varese Moreau di ritorno, Figliomeni in uscita

VARESE Facciamo il punto sui nomi caldi del mercato, a partire dal ruolo più a rischio e cioè quello del portiere. Restando così com’è, e aggiungendo due pedine (una a centrocampo), il Varese se la gioca con tutti.

Moreau Non era uno di quei giocatori con un contratto pesante, ma era uno di quelli che avevano un peso importante per il bene dello spogliatoio. Indimenticabile la sua corsa in campo ad abbracciare Zappino, che gli aveva appena soffiato il posto, al termine di una partita a Vicenza. Secondo Verderame, tecnicamente tra i pali «vale Buffon». Il Varese non gli ha rinnovato il contratto, ma potrebbe farlo oggi dopo i segnali poco incoraggianti lanciati da Rubinho (il contratto non è ancora stato depositato). Mathieu ama a tal punto la squadra da essere l’unico tra i non confermati a essersi astenuto da dichiarazioni impulsive o ingrate sul club: noi gli daremmo la possibilità di giocarsi il posto col talento Bastianoni. A ore potrebbe arrivare la bella notizia.

Bressan Rientrato a Sassuolo col suo ingaggio ingombrante (oltre 200mila euro, il Varese un anno fa ne pagò al massimo 80mila), c’è da domandarsi per il suo – e nostro – bene: che senso avrebbe stare fermo fino a gennaio, fare panchina o tribuna perdendo un anno in una squadra che è difesa dall’intoccabile Pomini? Le società che possono occupare la colonna sinistra della classifica hanno tutte il portiere titolare, tranne il Varese. Che

facendo uno sforzo gli ha sottoposto un biennale a crescere: lui nicchia ma basterebbe che convincesse il Sassuolo a dargli una buonuscita dal contratto con cui ripianare la perdita in termini di ingaggio. In cambio otterrebbe due anni da protagonista in una piazza che lo ama (ricambiata da Walter e dalla sua famiglia). Se i soldi non sono tutto, Bressan torna. Ma l’ultima avances biancorossa scade entro poche ore, sempre che non sia già scaduta.

Figliomeni A un passo dall’addio, noi non lo capiamo. La società ha puntato su di lui in tempi non sospetti a cifre importanti (si parla di 120mila euro netti, ben oltre i 200mila lordi), accontentandolo a gennaio – quando era chiuso – per mandarlo a giocare in prestito alla Nocerina. Rimanendo, da terzo centrale può arrivare a giocare almeno venti gare e, in caso di malaugurato addio di Terlizzi, addirittura il posto da titolare ma lui pare non sentirci. La Juve Stabia lo vuole (gli avrebbe proposto un triennale) e lui vuole la Juve Stabia ma, giustamente, il Varese non può regalarlo. Nemmeno, però, può tenere ancora a lungo chi si vede, per mille motivi, altrove. L’accordo, con un’entrata tra i 50 e i 100mila euro per il club di Rosati, pare imminente.

De Feudis e altri De Feudis vuole il Varese, Castori vuole lui. È un mastino alla Corti (più o meno anche la corporatura è la stessa, e forse un centrocampo senza muscoli può essere un limite). Però due incontristi di tal lignaggio e nessun regista, se esplode Filipe (libero dall’ombra Kurtic, esploderà), si possono rischiare. Il colpo in mezzo arriverà più avanti perché nulla sarà intentato: la forza del Varese è anche l’incoscienza con cui prova a convincere, a volte riuscendoci, i grandi. Prendiamo Blasi: aspetta il Siena e Cosmi, ma se non arrivano a fine agosto dove andrà?

Terlizzi Lui con Troest? Come Baresi con Costacurta. Uno fa il lavoro sporco e l’altro è libero di colpire. Insieme si esaltano e si completano. In questo momento Christian è più insostituibile di De Luca. Perché si è preso la squadra e il pubblico partendo dal cuore e arrivando alla testa.

Kurtic Ieri, la voce incontrollata: il Palermo non lo tiene, andrà a Catania o tornerà a Varese. Una mezza verità: al 70% raggiungerà Maran, ma se restasse senza squadra di A a fine mercato…

Bianchetti Ha sfiorato lo scudetto con la Primavera: leader della difesa, libero vecchio stampo. La partita migliore l’ha fatta a Milano contro la sua Inter, battuta 3-1: a fine gara si siede sui gradoni dello spogliatoio dell’Inter per sentire cosa dicevano di lui e del Varese. Questo per spiegare l’orgoglio del personaggio. Giocatore di categoria superiore. Un potenziale Terlizzi di 19 anni. Faremmo carte false con la dirigenza dell’Inter (è aggregato alla prima squadra) per riprenderlo.

Andrea Confalonieri

s.affolti

© riproduzione riservata