Calcio, si parte con Varese-Ascoli Pure San Patrignano tifa Castori

VARESE Anche noi, ragazzi, abbiamo paura. Che in questo esordio manchino i sorrisi e la gioia, schiacciati da troppi pesi. Di chi ha ancora scritto in faccia che voleva andare via, di quegli eterni dieci centimetri tra noi e la serie A, che s’aggirano a Masnago come un fantasma, del caso Ebagua che comunque distoglie una fetta di pensieri dall’unica cosa che conta e si chiama voglia di vincere.

C’è una cappa che preme. Va spezzata. Dai tifosi: prima c’è da scacciare quel fantasma, anche vincendo in rimonta al 95′, poi penseremo al gioco. Va spezzata da un golletto, anche segnato di rapina dal predestinato Momenté quando si alzerà dalla panchina. Serve l’incoscienza di undici Fiamozzi, serve l’umiltà di undici Lazaar (che ha rimproverato il nostro Caielli di avergli dato un voto troppo alto, 5, per l’erroraccio di Bologna!). Serve che Filipe colga l’occasione (la partita) della vita: se gioca senza pensarci, come all’oratorio, ce la fa.

Mancano in tanti. Manca il centrocampista. Manca la scintilla. Impegniamoci tutti a farla scoccare, il resto poi verrà. Ci fossero stati Verona o Novara, con la gente aggrappata dietro alle panchine di Mandorlini e Tesser, sarebbe stato tutto più facile. Con l’Ascoli, no. Perché non hanno volto e non hanno nome, noi invece sì.

Un nome che può togliere il fiato: quello della finalista playoff. Ma se per una volta chiuderemo gli occhi, turandoci un po’ il naso e urlando forza Varese, nemmeno quell’eredità sarà così ingombrante.

Infine, c’è Castori che per noi è l’inizio di tutto. L’abbiamo visto teso e ansioso. Per sciogliersi, dovrà sentire calore e fuoco intorno a sé. Masnago può darglielo.

Come fa Marcello (Castori sa benissimo chi è Marcello) con queste parole: «Caro Fabrizio, stasera a San Patrignano tutti i ragazzi della comunità saranno davanti alla tv perché noi siamo un’unica squadra, la tua. Dietro le maglie biancorosse del Varese ci saremo noi, come quando eri rimasto senza lavoro e venivi ad allenarci tutti i giorni. Di solito eri tu a urlare, stavolta lo facciamo noi: forza Castori, forza Varese».

Andrea Confalonieri

s.affolti

© riproduzione riservata