VARESE Imbarazzante silenzio sul Varese: caro Castori, sei più snobbato di Sannino o Maran, e questa è davvero un’impresa, vista la tua storia. Di uomo che andava ad allenare i ragazzi di San Patrignano (anche stasera saranno tutti davanti alla tv). Di allenatore che portava un vecchio Cesena da decimo posto alle porte della A, prima che l’arbitro gliela portasse via.
Altri, invece, sono grandi solo perché alzano la voce. Come Mandorlini.
Che dice, di un avversario e suo ex dirigente (Gibellini): «Prima o poi i vermi escono dalla terra». In un Paese civile, l’aggressione e la violenza verbale varrebbero la squalifica. O dice, giusto l’altro ieri: «La partita con il Varese è una partita qualunque». Sempre pronto a urlare, a infierire, a proclamare. Mai a farsi un bagno d’umiltà. Mai ad accettare anche il silenzio o semplicemente il suo ruolo, che non è quello di tribuno ma di semplice allenatore.
Ma se i veronesi pensano che un vendicatore o un supereroe basti a vincere le partite e la A, o a incarnare solo in se stesso una bandiera e una storia gloriosa, fatti loro. Noi restiamo noi, puntini e pallini. Noi cinquemila Eusepi, loro milioni di Cacia e di euro. Noi potremo uscire sconfitti, ma orgogliosi di farlo alla Castori, gavetta-polvere-umanità, magari da vermi ma sporchi di terra, e non di boria. Profumo di camino del Sacro Monte, non di censo e nobiltà. Rivoluzione Varese, come quella francese.
Dal basso verso l’alto. E quaggiù, ci siamo noi. Undici Gibellini. Undici monelli che usavano le fionde anche a Parabiago, in Eccellenza. O a San Patrignano, insieme al loro Fabrizio. O sulla collina del Montello. Come De Luca. Come Sogliano, l’unico varesino ad avere creduto nel Varese quando c’erano solo i cinquanta tifosi della curva Nord, l’Alfredo sulla sua carrozzina, il Peo su un marciapiede con un foglietto di carta e nessun giocatore in rosa.
Luca, se segnano Cacia e Bojinov oppure lo fa Momenté, c’è differenza. La stessa che passa tra un abbraccio di Mandorlini e uno di Castori. Quella tra un uomo vero-semplice-diretto come te e un arrivato. Quella che c’è tra il tuo Varese e il Verona.
Andrea Confalonieri
s.affolti
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