VARESE Il Varese supera 2-1 in rimonta il Pontisola (gol di Risi al 23′ del primo tempo, nella ripresa pari di Ebagua al 28′ e punto risolutore di Lazaar al 36′) e guadagna la sfida col bologna, sabato prossimo, nel terzo turno di Coppa Italia.
Il più classico dei sospiri di sollievo: Fabrizio Castori, per un po’, se l’è vista brutta e ha combattuto con lo spettro di una sconfitta che sarebbe stata difficile da giustificare. «Una grande, grandissima sofferenza – dice – Certo, prima della partita avevo detto ai miei che ci sarebbe stato da soffrire, ma hanno esagerato».
Serata subito in salita: «Ci siamo complicati la vita con quel gol che ci siamo fatti praticamente da soli, poi abbiamo fatto un po’ troppa fatica a tornare in partita. Prendiamo il lato positivo: queste cose, questa sofferenza, queste difficoltà ci aiuteranno ad aumentare la concentrazione». Cosa è mancato, prima della reazione? «Ci sono un po’ di cose da mettere a posto, questo è sicuro. Poi, molti giocatori non hanno ancora il passo per saltare l’uomo. Bello che i cambi abbiano risolto la partita: Momenté ha fatto un assist e Lazaar ha segnato».
Ebagua, e la sua guerra con la curva: «Io – spiega Castori – ho parlato con il ragazzo e gli ho detto di stare tranquillo, di non dar peso a quello che succede fuori dal campo, di pensare a giocare. I tifosi pagano il biglietto e possono dire quello che vogliono: sarebbe meglio se incitassero tutta la squadra, ma i loro fischi non devono diventare un alibi». Giulio, a mente fredda, si pente: «Dopo il gol ho fatto un gesto sbagliato. Chiedo scusa a tifosi e città».
Sogno sfumato per Sergio Porrini e il Pontisola: «Mai avrei pensato di arrivare qui e giocarmela così: l’avevamo preparata come il Chelsea prima del Barcellona, cercando di chiudere tutti gli spazi. Fino a un quarto d’ora dalla fine cullavamo un sogno: siamo stati eroici e usciamo a testa alta».
Eroe per una sera: Achraf Lazaar, autore della rete decisiva. «Una bellissima soddisfazione, ho dato una mano ai miei compagni evitando i supplementari. Non l’abbiamo presa sottogamba, ma ci siamo trovati di fronte una squadra molto organizzata e grintosa che ci ha creduto fino alla fine».
Francesco Caielli
s.affolti
© riproduzione riservata