GAVIRATE – Il 5 maggio, l’Auditorium di Gavirate ha ospitato un evento emozionante e significativo, il cui messaggio ha toccato il cuore di tutti i presenti. Dopo il successo di “Mi presento: sono Dante”, gli studenti della 2°C della scuola De Amicis di Busto Arsizio sono tornati sul palco, portando in scena “Camminando con Peppino sulle orme della legalità”.
L’iniziativa, patrocinata dai comuni di Busto Arsizio e Gavirate, ha avuto come protagonisti i ragazzi bustocchi, che hanno scritto e interpretato una sceneggiatura che ha voluto onorare la memoria di tutte le vittime della mafia, a partire dai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fino ad arrivare agli agenti della scorta e alle vittime meno conosciute.
Guidati dai professori Calloni Daniela, D’Aloisio Domenico, Meccariello Massimiliano e Santomarco Brigitte, gli studenti hanno messo in scena un lavoro che ha coinvolto la comunità locale e ha promosso valori di legalità e giustizia.
Il progetto è stato sostenuto dal Centro Promozione Legalità (CPL), da Libera Varese e dalla Fondazione Bommarito, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui il dirigente scolastico Ferrario e la professoressa Verderio del Liceo Crespi di Busto Arsizio, scuola polo CPL, la dottoressa Angela Lischetti di Libera Varese e la dottoressa Francesca Bommarito della Fondazione Bommarito contro le mafie.
L’evento si è concluso con due testimonianze molto significative: quella di Angela Lischetti e di Francesca Bommarito, sorella di Giuseppe “Peppino” Bommarito, la cui morte tragica nell’attentato di via Scobar il 13 giugno 1983 ha segnato profondamente la storia della lotta alla mafia. Gli studenti della professoressa Calloni hanno dedicato a Peppino l’intero progetto, dimostrando come la memoria e l’impegno civile possano essere tramandati alle nuove generazioni.
La mattinata ha rappresentato un’importante lezione di civiltà e consapevolezza, dimostrando che le giovani generazioni sono capaci di affrontare temi difficili con maturità e passione. Il progetto ha sottolineato l’importanza della scuola come strumento di educazione alla legalità e ha confermato che la lotta contro la mafia e ogni forma di prepotenza inizia fin da piccoli. Un evento che ha lasciato un segno profondo nel cuore di tutti i partecipanti.