VARESE – La Lega di Varese si oppone fermamente alla proposta di collocare il nuovo canile cittadino in via Duno. A ribadirlo è il segretario cittadino del partito, Marco Bordonaro che sottolinea come questa decisione venga calata dall’alto, senza alcun reale coinvolgimento dei cittadini e dei comitati di quartiere, come già accaduto nel caso di San Fermo. “La nuova collocazione è del tutto inadeguata e critica”, afferma il segretario. “Ancora una volta i quartieri subiscono decisioni imposte senza alcun confronto: i comitati vengono esautorati e i cittadini completamente ignorati. Via Duno è un’area di pregio naturalistico e ambientale: non capiamo il senso di voler posizionare il nuovo proprio lì. L’ennesima scelta irreversibile che rovinerà un altro pezzo di Varese.”
A fare eco a questa posizione interviene anche una storica voce del quartiere, Gianluigi Lazzarini, già presidente di circoscrizione – un tempo, elettiva e non nominata – e volto noto della Lega a Varese. “Questo quartiere non può essere continuamente preso di mira ogni volta che si cerca un’area per nuove strutture. Prima c’era l’idea di collocarvi il nuovo carcere, ora il canile. Via Duno è una zona residenziale tranquilla e con una struttura del genere a poca distanza dalle case non lo sarà più: questa decisione è incomprensibile. Amo molto gli animali ma ci sono certamente aree più adatte”.
La Lega tiene a precisare di essere da sempre favorevole alla realizzazione di un nuovo canile, ritenendo l’attuale struttura ormai del tutto inadeguata. “Abbiamo combattuto per anni – sia grazie ai nostri consiglieri comunali a Palazzo Estense sia in Regione, da cui arriva un cospicuo contributo – affinché Varese potesse avere un canile moderno e funzionale”, spiega il segretario. “Ma è necessario
fare scelte intelligenti e condivise. Una proposta concreta già avanzata in passato dalla Lega è quella di realizzare la nuova struttura nell’area della Schiranna, dove non mancano gli spazi e dove l’impatto, sia dal punto di vista viabilistico sia ambientale, sarebbe minimo. Inoltre, quella zona, facilmente raggiungibile, consentirebbe sinergie con realtà vicine che già operano nel recupero di animali feriti o abbandonati”.
In conclusione, la Lega ribadisce il proprio impegno per un nuovo canile a Varese, ma chiede che le scelte vengano fatte con buon senso, nel rispetto del territorio e dei cittadini: “Siamo a favore di un nuovo canile, ma non accettiamo che venga sacrificata una zona residenziale e naturale con una scelta illogica e imposta”.
La replica dell’assessore San Martino:
Ho letto con stupore la nota del segretario della Lega Bordonaro e la sua contrarietà alla scelta dell’area dei Duni per il nuovo canile.
Sono anni infatti che si è individuata, addirittura durante la prima giunta Galimberti, quella zona come sede della nuova struttura. Si è trattata di una scelta perseguita e portata avanti fino alla definizione del progetto, che è quindi stato presentato e commentato nell’ultima commissione consiliare da maggioranza e opposizione in un clima di massima collaborazione.
La dichiarazione che la scelta sia stata “calata dall’alto esautorando i consigli di quartiere” fa poi sorridere, considerando che proviene da una forza politica che da oltre due anni ha scelto di non rappresentare i propri elettori nei Consigli di Quartiere, poiché, a detta loro, “non servono per risolvere i problemi dei cittadini”.
Della critica alla scelta dell’area Duni sarebbe interessante sapere cosa ne pensano, oltre ai suoi colleghi di partito, anche Regione Lombardia, regione guidata dalla Lega, che lo scorso 14 febbraio ha firmato, alla presenza dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, l’accordo-quadro tra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Varese, e che contribuisce con 100mila euro in aggiunta ai 150mila stanziati dalla Provincia e i 300mila dal Comune alla realizzazione del futuro canile.
Anche l’idea di spostare il canile alla Schiranna è curiosa, se si conosce il nostro territorio. Parliamo di aree come il Parco Luigi Zanzi e piazzale Roma e, comunque, sotto un profilo naturalistico-ambientale, ancora più tutelate, classificate come ZPS dalla Rete Natura 2000.
Nel frattempo, noi continuiamo a lavorare per un canile moderno e funzionale, adeguato per animali, lavoratori e volontari, all’insegna della massima collaborazione tra enti e forze politiche, di cui la realizzazione di questo progetto è esempio virtuoso.
Nicoletta San Martino
Assessora alla Tutela ambientale, sostenibilità sociale,
ed economia circolare del Comune di Varese