Cannavò;Gazzetta piange ‘Capitano’,cordoglio di sport e Quirinale


Roma, 23 feb. (Apcom)
– Dopo tre giorni di ricovero per
un’emorragia cerebrale si è spento ieri a Milano Candido Cannavò,
direttore de La Gazzetta dello Sport dal 1983 al 2002. Il
popolare giornalista siciliano, rimasto fedele alla ‘Rosea’ negli
ultimi anni di vita in qualità di editorialista, è deceduto
per arresto cardiocircolatorio al reparto di terapia
intensiva dell’Istituto Clinico Santa Rita. La scomparsa di
Cannavò – figura storicamente legata al Giro d’Italia,
organizzato proprio dalla Gazzetta – ha portato lo sport italiano
a piangere “un fuoriclasse e un maestro di vita”, come ha
affermato oggi il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Carlo
Verdelli, attuale direttore del quotidiano milanese, ha tributato
l’ultimo saluto al “capitano” della Gazzetta, arrivata negli anni
di direzione di Cannavò in vetta alle vendite dei quotidiani
sportivi europei.

In testa ai messaggi di cordiglio quello del presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha ricordato “il
giornalista di lungo corso che dalle colonne della Gazzetta dello
Sport ha raccontato con passione e acutamente divulgato i valori
di lealtà e di competizione che hanno reso sempre più popolare il
gioco del calcio e lo sport italiano”. Il presidente del Senato,
Renato Schifani, ha sottolineato le doti di “equilibrio e
competenza” di Cannavò, catanese classe 1930 iniziato al
giornalismo a 19 anni dalle pagine del quotidiano La Sicilia. La
“vita in rosa” del giornalista, come egli stesso la definì nella
sua autobiografia, iniziò invece nel 1955, quando la Gazzetta
decise di affidargli un incarico di corrispondente.

Oggi dalle 11 alle 21 e martedì dalle 9 alle 14 sarà allestita
la camera ardente presso la sala Montanelli di Via Solferino 36,
sede milanese della Gazzetta e del Corriere della Sera. I
funerali si svolgeranno martedì pomeriggio sempre nel capoluogo
lombardo presso la chiesa di San Pietro in Sala, a Piazza Wagner.

Caw

MAZ

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