VARESE Elia Luini ha detto no. Nelle ultime ore, dopo che era venuta a galla la verità, cioè che il campione di Voltorre non avrebbe preso parte agli Europei di Varese, si era messa in marcia la carica degli «Elia, cambia idea».
È stato proprio Elia Luini a mettere un punto e ad andare a capo. Per due ragioni. «Per prima cosa – dice il fuoriclasse varesino del remo – è una questione di rispetto e correttezza: ci sono ragazzi in raduno alla Schiranna dal 29 agosto ed è giusto che agli Europei ci vadano loro. Si allenano per quello da dieci giorni: arrivo io e dico “beh, tocca a me, grazie di tutto”?».
Poi? «C’è un certificato medico che attesta che non sto bene. Tutta questa cosa mi ha stressato. Il certificato non è, come vuole far credere la federazione, il motivo per cui mi sono dovuto fare da parte. Il certificato è stato causato dal comportamento della federazione: c’è stata talmente poca disponibilità e chiarezza, che non ce l’ho proprio fatta. Gli Europei a Varese devono essere una festa, un evento da vivere col sorriso sulle labbra. Apprezzo che in tanti si siano interessati alla vicenda, ma non cambio idea».
Intervista completa e fotogallery della Schiranna tirata a lucido sul giornale di lunedì 10 settembre.
Luca Ielmini
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