VARESE – Una situazione sempre più critica quella della logistica farmaceutica all’interno degli ospedali dell’ASST Sette Laghi. A denunciarlo in Consiglio regionale è il consigliere Luca Ferrazzi, che ha presentato un’interrogazione urgente a Regione Lombardia per chiedere chiarimenti e provvedimenti concreti.
«È ormai evidente che il servizio di trasporto e distribuzione dei farmaci nei presidi della Sette Laghi presenta gravi criticità», afferma Ferrazzi. «Quello che voglio capire è in che modo l’assessorato regionale intenda affrontare questa emergenza, quali misure siano già state attuate e se sia stata avviata un’indagine per accertare le responsabilità di un disservizio che si protrae da mesi e danneggia soprattutto i pazienti più fragili».
La questione è esplosa nuovamente dopo che Striscia la Notizia ha mandato in onda due servizi – il 10 aprile e il 20 maggio – che hanno messo in luce gravi ritardi e carenze nella consegna di farmaci, siringhe, traverse e diffusori, con ripercussioni su tutto il sistema sanitario locale. A far discutere, anche le dichiarazioni del direttore amministrativo dell’ASST che, nell’ultimo servizio, ha dichiarato di “sperare di sistemare tutto entro un paio di mesi”.
Nel testo dell’interrogazione, Ferrazzi ripercorre tutti i passaggi chiave della vicenda:
- la scelta dell’ex Direttore Generale di esternalizzare il servizio;
- la recessione anticipata del contratto da parte della prima ditta appaltatrice;
- l’affidamento a una nuova società, terza classificata in graduatoria, che ha avviato l’attività solo il 1° febbraio, con accumulo immediato di ritardi;
- i problemi informatici e igienico-sanitari del magazzino;
- il cambio di tre responsabili del procedimento da giugno 2024 a oggi;
- e, infine, la risoluzione unilaterale del contratto comunicata lo scorso 14 maggio, con il ritorno alla gestione diretta dei farmaci presso il magazzino del Monoblocco di Varese.
Ferrazzi sottolinea anche le conseguenze di questo caos: il personale sanitario lavora sotto stress, i pazienti attendono ancora più a lungo e i presidi ospedalieri sono in affanno per mancanza di materiale essenziale.
In attesa del nuovo bando previsto entro fine anno, la questione resta aperta e urgente. Regione Lombardia è ora chiamata a fornire risposte chiare su come intende porre rimedio a una situazione che, per molti, ha ormai superato ogni limite di tollerabilità.