Cardano al Campo La Casa di Marina “vede” la luce: i lavori di costruzione dovrebbero concludersi entro un mese. Diventa così realtà la nuova struttura in via dell’Ongaro a Cardano al Campo dove il laboratorio scuola cooperativa sociale l’Arca sta portando avanti la realizzazione dei centri diurni per persone disabili, centri socio-educativi e servizi di formazione all’autonomia.
I responsabili lavorano per poterla inaugurare ufficialmente il 31 maggio, giorno in cui Marina, a cui la Casa è dedicata, una delle fondatrici dell’Arca prematuramente scomparsa, avrebbe compiuto 50 anni.
È probabile che i primi ospiti possano entrare nella nuova struttura già a fine aprile. Da maggio si potrà partire anche con gli alloggi di convivenza assistita. Tutti i serramenti sono ormai stati posati, così come metà della pavimentazione, che all’entrata sarà realizzata con i mattoni firmati da tutti coloro che hanno sinora contribuito alla realizzazione del progetto: oltre cinquecento.
Ma la sottoscrizione di questi “mattoni sociali” prosegue.
«Nella Casa di Marina – spiega Emanuela Sartini, presidente dell’Arca – intendiamo anche attivare sportelli d’ascolto e gruppi tematici sui disturbi alimentari e un progetto destinato agli adolescenti per evitare l’abbandono scolastico». Obiettivi che sottolineano come questa realtà intende essere un punto di riferimento a tutto campo.
La Casa di Marina è rivolta infatti sia alle persone disabili, sia alle associazioni che potranno beneficiare di servizi logistici, organizzativi e sociali, ma anche, in generale, a tutti i cittadini e agli studenti con spazi, opportunità e risorse culturali e di coesione sociale. Anche per questo colpisce e indigna sapere che nell’ultimo mese la sede attuale di via XXV aprile è già stata oggetto di furti e vandalismi per ben quattro volte: ignoti hanno rotto le macchinette del caffè e saccheggiato il frigorifero.
f.artina
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