Cardano al Campo– «Per questa vittoria importante abbiamo lavorato in tanti, dimostrando che i partiti e le persone che, come me, sono dei partiti, se lavorano bene e sono stimati, vengono eletti. E questo va a confutare la tesi di chi riteneva che le persone dovevano essere svincolate dai partiti per vincere».
Sembra volersi togliere qualche “sassolino dalle scarpe” Laura Prati, nel primo giorno da «sindaca» di Cardano al Campo. Lei, che del Pd è presidente provinciale. E che è diventata primo cittadino cardanese con 400 voti in più rispetto al “secondo classificato” Giacomo Iametti e oltre 600 più di Michela Marchese, candidata di “cardanoincomune”, che proprio sulla “civicità” aveva puntato. «Questa vittoria – aggiunge la Prati – significa che la gente sa giudicare e non dimentica quello che è buona amministrazione. L’astensione in questa tornata elettorale non ha colpito i partiti del centrosinistra cardanese».
E adesso, per prima cosa, pensare alla squadra di Giunta. «Non abbiamo ancora parlato di assessori: sinora abbiamo pensato a vincere, parlato di strategia elettorale per come vincere. Questo è un valore: pensare a programmare insieme i contenuti e non a spartirsi i posti».
Eletta per Cardano Vive, lista civica di centrosinistra sostenuta da Pd, Socialisti, IdV, Sel e Federazione della Sinistra, se le si chiede se c’è qualcosa che non rifarebbe se dovesse ricominciare questa corsa alla carica di sindaco, o “sindaca”, come preferisce la si chiami, non ha dubbi. «No, penso che non ci sia nulla che non rifarei», ammette. E quando, a fronte di liste che avevano tutte un’alta percentuale di presenza femminile, le si sottolinea come solo tre siano le donne su 16 consiglieri eletti e le si chiede come intende operare per coinvolgere maggiormente le cosiddette “quote rosa”, spiega: «Noi avevamo in lista quattro donne e ne sono state elette due, mentre è una donna la prima dei non eletti. E comunque tutte verranno valorizzate all’interno della compagine. Così come verranno coinvolte tutte le persone che hanno lavorato con me come gruppo. Il programma non può essere realizzato solo dalla Giunta e dagli eletti, ma con il supporto di tutti. Come gruppo ci troveremo tutte le settimane e non ci rinchiuderemo nel palazzo, ma staremo nel paese, per far sentire forte la nostra presenza sul territorio per i cittadini».
E l’atteggiamento verso le minoranze consiliari? «Noi dobbiamo innanzitutto realizzare il nostro programma – risponde la Prati -, ma senz’altro continueremo, come fatto in questi anni, con un rapporto improntato al dialogo, all’ascolto e, soprattutto, al rispetto reciproco dei ruoli».
Ma adesso, a “bocce ferme”, secondo lei perché i Cardanesi l’hanno voluta come sindaco, pardon, come sindaca? «Mi hanno scelto perché mi conoscono – sorride -, sanno come ho lavorato per loro, sanno che possono fidarsi e hanno condiviso le priorità del nostro programma. Con la sicurezza di poter proseguire nella continuità e apprezzando il buon governo di questi 15 anni».
Sara Magnoli
p.rossetti
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