Cardano, Popolari lontani dal Pd «Sondiamo altre forze civiche»

Cardano al Campo – (s. mag. ) – La decisione del Pd di Cardano al Campo di andare alle primarie per decidere il proprio candidato sindaco potrebbe rappresentare il tramonto definitivo del futuro prosieguo di alleanza con i Popolari. E anche se questi ultimi decideranno in assemblea domani sera la strada da percorrere in previsione delle prossime amministrative, nell’incontro con la delegazione del Pd di ieri pomeriggio hanno comunicato di ritenersi ora liberi. Anche di sondare «alternative

– anticipa il coordinatore cittadino dei Popolari, Claudio Mazzucchelli – e passi con altre forze civiche». Pur vedendo anche le scelte del Pd, che comunque i Popolari avrebbero invitato a una ulteriore riflessione anche al suo interno, sulla reale opportunità di proseguire sulla strada che il 4 marzo porterà alle primarie, piuttosto che trovare una proposta unitaria nell’immediato. Anche perché i Popolari erano già stati chiari nelle scorse settimane, ponendo dei veri e propri ultimatum, l’ultimo dei quali chiedeva una proposta entro la fine della settimana appena conclusa. L’allungamento dei tempi suona come fattore contro. In un momento, tra l’altro, in cui lo stesso Pdl ribadisce l’apertura a una proposta di alleanza civica, molto probabilmente senza simboli di partito, allargando l’invito agli stessi Popolari.

«Da parte nostra – aggiunge Enrico Tomasini, assessore nell’attuale Giunta di centrosinistra e rappresentante dei Popolari – non è precluso il dialogo con le forze che vogliono come noi rimarcare questa nuova strada improntata alla “civicità”, non richiudendosi sui partiti tradizionali, ma andando verso la gente». E in ogni caso, la scelta delle primarie nel Pd, lascia perplessi.

«Ora – commenta ancora Tomasini – dipende da loro non buttare via quindici anni di amministrazione, cercare la strada per ricomporsi. Da parte nostra abbiamo avanzato proposte che speriamo il Pd affronti in un loro incontro lunedì».

E anche se l’ultima parola non può ancora essere detta, sicuramente la via di riconferma dell’alleanza di centrosinistra come è ora, il riavvicinamento dei Popolari con il Pd sembra davvero aver intrapreso una strada non semplice.

Anche perché, iniziando i Popolari con ogni probabilità, sentita l’assemblea, un confronto con altre forze civiche, lo scenario che si andrà a comporre da qui al 5 marzo, quando dalle primarie del Pd uscirà il nome del candidato del partito, potrebbe essere molto diverso da quello ipotizzato. E anche le formule di alleanza potrebbero assumere aspetti diversi. Fermo restando il requisito di “civicità” che i Popolari ripetono come essenziale per arrivare a un accordo.

p.rossetti

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