«Caro Bobo, grazie: ci hai messo la faccia. Ma ora la piazza costruiscila con noi»

Lettera aperta di una varesina al governatore Maroni sul futuro dell’area Repubblica: «Il progetto mi piace ma attenti al giardino: non deve diventare il bosco del degrado»

«Caro , le scrivo prima di tutto per complimentarmi per aver accettato l’invito di cantare l’inno di Natale del quotidiano La Provincia di Varese. Lei è uno che ci mette sempre la faccia, soprattutto per Varese». «Poi volevo ringraziarla per l’impegno per piazza Repubblica. Mi piace il progetto vincitore. Ma adesso tocca ai cittadini e ai commercianti che vivono tutti i giorni la piazza dire la loro, spero che voglia organizzare un incontro pubblico».

Questo è, in sintesi, il contenuto della e-mail che , del negozio Gianola, ieri mattina ha inviato alla casella postale del presidente della Regione Lombardia. La lettera raccoglie alcune riflessioni relative al progetto di , architetto milanese che ha vinto il concorso internazionale ridisegnando la piazza come un giardino.
«Galantino è sicuramente un grande architetto, ma non vive a Varese. Quindi, per forza di cose, non conosce la realtà della città come una persona che ci abita – spiega Gianola – Mi spiego meglio. Pensare di trasformare piazza Repubblica in un giardino è in linea con la storia di Varese, rinomata “città giardino”. Ma siamo sicuri che quella definizione oggi sia ancora attuale? Dico questo perché la città sta andando in contro a un processo di degrado e il contesto sociale è molto cambiato. Per esempio, ieri mattina, alle 7.30, quando ho aperto il negozio, ho visto quattro persone che dormivano in piazza. La mia paura è che il futuro giardino si trasformi in un bosco, che potrebbe diventare a sua volta un nascondiglio». E ancora: «Non vorrei si ripetessero gli stessi errori del passato. Pensiamo a quando furono messi ai lati della piazza i sostegni per far arrampicare le piante. L’idea di creare un pergolato era bellissima, peccato che dietro a quelle piante accadeva di tutto».

Da qui il suggerimento: «Sarebbe bello organizzare un incontro pubblico in cui i varesini potessero fare delle proposte per trasformare piazza Repubblica in agorà (termine con il quale, nella polis, si indicava la piazza principale, ndr). Per esempio, all’interno della piazza-giardino potrebbe essere messa una “pétanque” (campo da bocce “alla francese”) dove gli anziani possano ritrovarsi al posto

che passare il tempo al centro commerciale. Oppure uno skate-park per i giovani. Si potrebbero poi mettere anche degli scacchi, e tanto altro con l’obiettivo di far diventare la piazza un luogo di aggregazione per diverse generazioni». Un eventuale incontro sulla futura piazza Repubblica sicuramente sarebbe molto partecipato. In tanti, infatti, vogliono dire la loro.

«Non basta cambiare la morfologia della piazza per allontanare il bivacco, ci vuole anche la buona volontà – è il parere di del Caffè Firenze – Dove è stato tolto il gradone continuano a gravitare le stesse persone di prima e ciò la dice lunga. Se non si insiste con la vigilanza, dubito che le cose cambino mai».
«Bene l’idea di restituire ai cittadini la piazza trasformandola in un giardino, ma servono i controlli delle forze dell’ordine. Altrimenti le piante rischiano di trasformarsi in un covo di tossici» diconoe , due studenti universitari.
«Bella l’idea del giardino, a patto che sia curato» afferma del negozio Il Pallone.