Caro bollette, i negozi di Varese verso la chiusura anticipata: l’idea non scontenta (quasi) nessuno

L'ipotesi a cui sta lavorando Ascom insieme al Comune prevede l'abbassamento delle serrande alle 19. Un sondaggio tra gli associati dà il via libera. Un risparmio per gli esercenti, un disagio poco rilevante per i clienti dello shopping

VARESE – Stando anche alle abitudini dei varesini pare che lo shopping dell’ultimo minuto non sia una grande priorità. E tenendo conto che su 50 negozianti cittadini interpellati sulla chiusura degli esercizi anticipata dalle 19.30 alle 19 solo due si sono detti contrari, la strada sembra tracciata.

L’ipotesi a cui sta lavorando Ascom Confcommercio insieme al Comune di Varese di abbassare le serrande mezz’ora prima del solito si fa sempre più concreta. La ragione di una scelta del genere è da individuarsi naturalmente nell’aumento vertiginoso dei costi dell’energia, con bollette persino quadruplicate.

La proposta della chiusura anticipata sarà valida per il periodo da novembre a marzo, dopodiché saranno valutati gli esiti dell’iniziativa. Ne hanno parlato questa mattina fiduciario del centro storico per Confcommercio Marco Parravicini e il vicesindaco Ivana Perusin in rappresentanza dell’amministrazione Galimberti. E’ anche un modo per non sovraccaricare i prezzi sul consumatore finale, mentre dal punto di vista del fatturato questa mezz’ora invece incide molto poco”, ha osservato Parravicini.

Una misura che non riguarda solo i piccoli esercizi, alcuni dei quali stanno già sperimentando i nuovi orari, ma anche la grande distribuzione, come testimonia la decisione del centro commerciale Le Corti di chiudere i propri ingressi alle 19.

E’ chiaro – è stato sottolineato questa mattina – che da questa disciplina sarà esentato il periodo natalizio in cui, dato il naturale incremento degli acquisti, i commercianti decideranno autonomamente gli orari da osservare.