Casa di Comunità di Fagnano Olona: a gennaio via ai lavori. Tutti i nuovi servizi sanitari

L'intervento prevede la ristrutturazione edilizia e impiantistica, l’adeguamento antincendio, la riorganizzazione degli ambienti interni, la riqualificazione energetica e degli impianti. Dal 15 dicembre le attività erogate dalla Neuropsichiatria del Centro Diurno saranno trasferite presso il Padiglione Pozzi (3° piano), all’interno del Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio

FAGNANO OLONA – Partiranno a gennaio 2024 gli interventi di riqualificazione della struttura di Piazza Gramsci a Fagnano Olona e il loro completamento è previsto per la fine del 2025.

Dal 15 dicembre, quindi, le attività erogate dalla Neuropsichiatria del Centro Diurno quali i percorsi riabilitativi e i programmi terapeutici saranno trasferite presso il Padiglione Pozzi (3° piano), all’interno del Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio.

L’intervento di riqualificazione, così come previsto dal PNRR, prevedrà la ristrutturazione edilizia e impiantistica, l’adeguamento antincendio, la riorganizzazione degli ambienti interni, la riqualificazione energetica e degli impianti.

La nuova Casa di Comunità di Fagnano Olona disporrà di tutti i servizi necessari per fornire assistenza al distretto di riferimento (Busto Arsizio-Castellanza) composto all’incirca da 100.000 abitanti, dei quali il 23% (c.a. 23.000) sono over 65.

Il piano rialzato ospiterà CUP/PUA, sala d’attesa, ambulatori polispecialistici, punto prelievi e locali dedicati al personale, mentre al primo piano troveranno collocazione il front office, un’altra sala d’attesa, ulteriori ambulatori polispecialistici e una sala per attività di gruppo.

“Al termine dei lavori, la Casa di Comunità Spoke di Fagnano Olona erogherà servizi quali punto prelievi, cure primarie somministrate da team multiprofessionali, consultorio familiare, centro adozioni, PUA e CUP, solo per citarne alcuni”, spiega la Dottoressa Antonella Scampini, Direttore del Distretto Busto Arsizio-Castellanza, “Qui i cittadini potranno usufruire anche di programmi di screening, gestione delle patologie croniche, accesso alle cure domiciliari e servizi infermieristici”.