Caso Chionna: parola agli imprenditori

Il presidente del tribunale Edoardo D’Avossa sottolinea come «L’indagine è in corso. Al momento si tratta di ipotesi di reato in via di accertamento».

Vale il principio della presunzione di innocenza, ovviamente. L’indagine sul gip , nel frattempo, procede. L’ipotesi di reato contesta è quella di corruzione. Gli inquirenti bresciani stanno continuando con gli interrogatori. Nelle scorse settimane sono stati sentiti anche appartenenti alla polizia giudiziaria di Busto Arsizio. A questo punto appare lecito presupporre che nelle prossime settimane saranno sentiti anche i fratelli e . Sono infatti loro ad essere al centro dell’indagine che ha portato all’iscrizione del gip nel registro degli indagati. I Sozzi potrebbero essere chiamati a chiarire la natura dei loro rapporti con il gip Chionna e l’origine di quelle sponsorizzazioni per corse automobilistiche del giudice che ammontano a 60 mila euro in tre anni. Del 2013 invece sono i 15 mila euro destinati a finanziare le attività sportive di una canoista e di una squadra di pallavolo. Nelle carte del Riesame vengono infatti riportati stralci di conversazioni intercettate tra i fratelli Sozzi in cui si parla di Chionna. I due, arrestati lo scorso maggio, potrebbero a breve essere ascoltati per chiarire i contesti della vicenda. Al vaglio degli inquirenti bresciani anche il resto della carriera sportiva del gip che ha beneficiato di diverse sponsorizzazioni sportive negli anni da parte di alcuni imprenditori della zona.

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