Cassano, centri estivi in forse «Meglio aiutare gli oratori»

Cassano Magnago – (l. gir.) «Non è detto che il Comune debba continuare a gestire un centro estivo, quando possiamo invece puntare sugli oratori feriali, che già offrono un ottimo servizio»: questa la reazione di Angelo Palumbo, segretario del Pdl, alle preoccupazioni del Pd per il futuro dell’attività ricreativa ospitata nell’ex colonia elioterapica, ora diventata sede di un centro di formazione professionale.

In una mozione che sarà discussa mercoledì sera in aula, infatti, l’opposizione chiede di continuare a garantire l’attività estiva comunale nella struttura di via Marconi, affidata in gestione per 12 anni alla cooperativa Promos, che oltre ad aprire, il prossimo anno, la scuola per operatore dei servizi d’impresa eroga altri corsi di formazione. Non si fa attendere la risposta del Pdl, che rilancia la propria proposta: quella di «ottimizzare le risorse, perché è assurdo continuare a spendere 25mila euro ogni anno per non più di 300 ragazzi che frequentano la colonia, mentre possiamo destinare queste risorse alle parrocchie, che ospitano quasi mille ragazzi, a un costo inferiore e offrendo un servizio di alta qualità».

Ciò nonostante, i tre oratori insieme ricevono dall’amministrazione solo 20mila euro: tanto vale, quindi, secondo il Pdl, dirottare sulla comunità pastorale San Maurizio la cifra oggi messa a bilancio per il centro diurno, permettendo alle parrocchie di potenziare ulteriormente l’offerta, assicurando per esempio la mensa. A questo riguardo, Palumbo ricorda che era stato l’assessore alle Attività educative Nicola Poliseno a incrementare il contributo agli oratori, che prima del suo arrivo a Palazzo ricevevano ancora meno.

Si tratta di applicare «il principio di sussidiarietà: l’ente pubblico non deve investire in un servizio che altri sanno svolgere meglio e spendendo meno. E bisogna smetterla di nascondersi dietro il concetto della laicità dei servizi pubblici, spacciando per laicità il laicismo e l’anticlericalismo: gli oratori accolgono già tutti, anche i musulmani».

La pensa diversamente, invece, il democratico Claudio Carabelli, per il quale «le parrocchie offrono un’ottima proposta, che per giuste ragioni, però, non è proprio neutra: qualcuno per idee proprie potrebbe non voler mandare i propri figli all’oratorio». Per questo, a giudizio dell’esponente di minoranza, «ci vuole un centro estivo laico, garantito dall’ente pubblico, così da tenere in considerazione le sensibilità di tutti».

p.rossetti

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