Cassano dopo il voto «Così abbiamo vinto»

CASSANO MAGNAGO La vittoria di Nicola Poliseno, con la grande rimonta al ballottaggio, è frutto di una campagna elettorale dalla regia tutta cassanese: il grande stratega è stato il coordinatore del Pdl Angelo Palumbo, il consigliere più votato in assoluto, che non ha mai dubitato della vittoria, nonostante il vantaggio guadagnato dal centrosinistra al primo turno.

Che cosa le dava questa fiducia?
«Anzitutto la consapevolezza di avere il candidato sindaco più forte, che in nove anni di assessorato si è fatto apprezzare. In secondo luogo, la certezza che tutto il Pdl remasse a favore: per noi le diverse sensibilità sono un valore. A pari merito la lista civica, che non è una proposta “civetta”, ma un gruppo di ragazzi con negli occhi gioia e voglia di fare. E poi i numeri del primo turno: tutti guardavano le percentuali, ma anni fa Paolo Aliprandi mi insegnò che i dati elettorali si leggono in numeri assoluti. Zaffaroni ha preso al primo turno 1.079 voti in meno di quelli andati nel 2002 a Luca Radice, anche lui col centrosinistra unito. Ciò dimostra che il “vento” non è cambiato, ma solo che dovevamo convincere gli astenuti al primo turno a votare al secondo e i leghisti a votare per noi: anche grazie a Domenico Uslenghi, ci siamo riusciti».

Le strategie della campagna elettorale, a partire dalla scelta di puntare su una lista civica, sono state spesso “fuori dagli schemi”: è questo il segreto per vincere?
«Creare qualcosa di nuovo ci ha premiato, perché nessuno conosce Cassano meglio dei cassanesi. La nostra autonomia l’abbiamo imposta ai nostri vertici, che ci hanno lasciato carta bianca su tutto: non li abbiamo delusi».

L’ingresso in giunta sarebbe un giusto riconoscimento del suo ruolo: perché vuole starne fuori?
«Dopo 10 anni di lavoro, la mia segreteria ha portato un pidiellino alla guida della città: già questo è il massimo. Il riconoscimento più grande sono le tante attestazioni di stima: non voglio entrare in giunta, nonostante alcuni accorati appelli. Nell’esecutivo c’è già Nicola che mi rappresenta: non ho bisogno di altro. Tutti sanno qual è il ruolo che mi affascina e i cittadini mi hanno eletto “mister preferenze”: sta al consiglio comunale decidere».

Che cosa risponde agli sconfitti che vi accusano di aver vinto gettando fango su di loro?
«A questa storiella non crede nessuno, anche perché se dovessi elencare le voci false circolate contro Poliseno ci vorrebbero pagine. Il vero rammarico è per il gesto di Zaffaroni di non avergli stretto la mano: molti moderati del centrosinistra hanno condannato questo brutto episodio. Tanti di loro si sposteranno verso di noi: dopo 25 anni di sconfitte sono gli unici dello schieramento a fare autocritica. Che cos’altro deve accadere per far loro capire che il centro alleato con la sinistra non è gradito a Cassano?».
Luca Girardi

b.melazzini

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