Cassano, ladri senza pietà Rubato l’oro della Madonna

CASSANO MAGNAGO La Madonna del Rosario è stata derubata dell’oro: è accaduto ieri mattina nella chiesa di San Giulio, dove mani ignote hanno spogliato la statua cinquecentesca della Vergine, dopo aver rotto il vetro che protegge la nicchia della cappella laterale. I malintenzionati sono entrati in azione intorno alle 10, approfittando dell’assenza del sacrestano, che si era allontanato per preparare gli ulivi della domenica delle Palme. È probabile che ad agire siano stati almeno in due se non in tre: mentre qualcuno “rapinava” la Madonna, altri devono infatti aver tenuto sotto controllo gli ingressi sulla facciata e quello sul retro.

Dalla scultura sono spariti non solo i gioielli donati come “ex voto” dai fedeli per qualche grazia ricevuta, ma anche il simbolo stesso della Vergine: la corona del rosario in argento. Un vero colpo al cuore per i tanti devoti, molti dei quali accendono una candela e pregano tutti i giorni davanti alla “loro” Madonna, particolarmente cara a tutti i cassanesi, come dimostrano le duemila persone richiamate ogni anno, in ottobre, dalla processione che porta per le vie della città la storica statua: statua che i malviventi hanno spogliato, senza per fortuna sfregiarla.

Si tratta, infatti, di un’opera lignea di particolare valore, risalente al 1570, l’anno precedente alla proclamazione ufficiale, da parte del papa san Pio V, della festa della Madonna del Rosario, all’indomani della vittoria riportata dalla flotta cristiana sui Turchi nelle acque di Lepanto, il 7 ottobre 1571: vittoria attribuita all’intercessione della Vergine. Il furto è stato denunciato dal parroco don Gabriele Gioia ai carabinieri della stazione

cittadina, subito intervenuti: l’entità del bottino e dei danni è già stata quantificata, ma quello che dispiace maggiormente ai cassanesi, come spiega il sacerdote, «non è tanto il valore economico quanto il gesto in sé: l’oro che adornava la statua è il segno della devozione di molta gente semplice e dei tanti che hanno ricevuto grazie dalla Madonna, della quale hanno sperimentato la vicinanza».

Il prevosto non esclude l’ipotesi che l’accaduto possa essere la conseguenza estrema della «disperazione in cui molti sono precipitati a causa della crisi economica». In ogni caso, conclude don Gabriele, «valuteremo quali misure di sicurezza adottare per evitare che questi atti si ripetano».

b.melazzini

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