Cassano Magnago, finisce a insulti la commemorazione del partigiano

Il sindaco Nicola Poliseno ricorda Mauro Venegoni, trucidato dalle camicie nere e trovato cadavere fra Cassano e Busto, ma anche il beato Rolando Rivi, seminarista ucciso dai partigiani rossi in Emilia.

L’estrema sinistra, infastidita, interrompe la commemorazione, dando dei «fascisti» ai rappresentanti delle istituzioni e intonando «Bella ciao».

Momenti di tensione hanno di nuovo accompagnato la cerimonia in onore del patriota legnanese, nel luogo in cui fu abbandonato il suo corpo il 31 ottobre 1944. I cori dei gruppi antifascisti contro gli amministratori sono stati, però, messi a tacere da , presidente dell’Anpi di Legnano, che ha condannato come «bullismo politico» l’atteggiamento di alcuni «compagni». Dal presidente del consiglio comunale cassanese, , i complimenti al responsabile partigiano, capace di «mettere in riga gli estremisti, che aspettano la commemorazione di Venegoni solo per esprimere la loro maleducazione».

Pesanti attacchi e insulti avevano infatti colpito, nel 2012, il sindaco di Busto Arsizio e, negli anni precedenti, l’europarlamentare , ieri assente, per impegni politici, a una manifestazione cui non era mai mancato.

Applauditissime, comunque, le parole di , cui è toccato tenere il discorso ufficiale, in occasione della cerimonia organizzata dai Comuni e dalle sezioni Anpi di Cassano, Busto e Legnano. Il sindaco cassanese ha celebrato «il valore della libertà, che non può essere ingabbiata in alcuna ideologia». Ideologia di cui fece le spese Venegoni, pagando con la vita la sua opposizione al nazifascismo, ma anche subendo l’espulsione dal Partito comunista, «a causa della sua posizione contraria alla linea stalinista cui si erano adeguati i vertici del Pci».

Poliseno non ha esitato a ricordare «le ambiguità e le ombre che hanno segnato la lotta per la liberazione dell’Italia». Da qui il riferimento del sindaco alla mostra, allestita due settimane fa a Cassano, dedicata al seminarista martire Rivi, beatificato da Papa Francesco e ucciso a 14 anni, nel “Triangolo della morte” emiliano.

, del direttivo nazionale Anpi, ha sottolineato il «dovere morale» di proporre l’esempio di Venegoni ai giovani: «Dobbiamo sapere da dove veniamo per sapere dove si cerca di andare».

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