Cassano Magnago – (l .gir.) Per il Carroccio la rottura dell’alleanza con il Pdl è stata forse un’impresa più facile di quella che attende ora i militanti leghisti, alle prese con la scelta del candidato sindaco: una scelta da cui dipende il futuro stesso della Lega nella città natale di Umberto Bossi, storico “feudo” dei lumbard.
All’interno della sezione di via IV Novembre, infatti, sono almeno cinque i “papabili”, tra i quali sarà scelto il potenziale successore di Aldo Morniroli: se a dominare la scena è la competizione tra i due avversari Stefania Federici, assessore uscente alle Politiche sociali, e il già sindaco Domenico Uslenghi, restano in corsa anche Antonio Diani, attuale delegato ai Lavori pubblici, e Luigi Innocenti, ex consigliere comunale oggi nel direttivo della Cassano Magnago servizi. Si sarebbe invece fatto da parte Alessandro Vaser, presidente della Cms, che dopo essere stato a lungo indicato come uno dei favoriti avrebbe ora compiuto un passo indietro. In compenso, non è da escludere che a scendere in campo possa essere il segretario Roberto Amadeo, che ha già espresso la propria disponibilità a mettersi in gioco, «nel caso in cui il movimento me lo chiedesse».
Quello che è certo è che, dopo la fine del matrimonio decennale con gli azzurri, i leghisti dovranno fare bene i conti, scegliendo il candidato in modo tale da evitare secessioni interne, come quella che si era consumata nel 2007, quando Uslenghi era uscito dalla sezione cassanese dando vita a una propria lista, riuscita a dimezzare i voti del Carroccio e ad arrivare al ballottaggio contro Morniroli. Adesso che ha deciso di “scaricare” il Pdl, però, la Lega non può permettersi di spaccarsi: in ogni caso, questa volta a dividere il partito non sarà certamente l’ex primo cittadino, per nulla intenzionato a lasciare il movimento padano. Sembra, però, che nel caso in cui non venga scelto come candidato sindaco, non sia assolutamente disposto a mettersi in lista per portare voti alla nemica Federici, che egli stesso allontanò dalla sua prima giunta nel 1995, e neppure a Diani, che apparterebbe alla stessa corrente. L’uscita di Uslenghi dalla scena politica cassanese potrebbe quindi sottrarre alla Lega un bacino di voti importante, se si considerano non solo gli oltre duemila consensi conquistati dalla sua lista nel 2007, ma anche le 744 preferenze del 2002, quando fu capolista a sostegno di Morniroli, le quasi mille raccolte nella sola Cassano in occasione delle regionali del 2005.
Non è da escludere, d’altra parte, che proprio l’incompatibilità tra il già sindaco e l’asse Federici-Diani possa portare il direttivo del Carroccio a puntare su uno degli altri due possibili candidati: Innocenti oppure Amadeo stesso.
Non c’è da meravigliarsi, dunque, se la segreteria leghista ha deciso di prendersi tutto il tempo che serve per dirimere la matassa: dopo 19 anni alla guida della città, il Carroccio non può permettersi di sbagliare mossa, se non vuole perdere la sua roccaforte.
Luca Girardi
p.rossetti
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