di Luca Girardi
CASSANO MAGNAGO A far gridare allo scandalo, nei mesi scorsi, è stato il topless esibito da chi ama prendere la tintarella in Magana: il panorama offerto dalle donne che mettono in mostra le loro grazie, però, impallidisce di fronte a ben altri spettacoli ai quali capita di assistere nel parco di Soiano.
Protagoniste coppiette di giovani che si lasciano andare ad atteggiamenti molto spinti, arrivando a toccarsi nelle parti intime, a volte addirittura alla luce del sole sulle panchine del vialetto centrale, mentre il boschetto che si trova all’interno dell’area verde diventa teatro di veri e propri atti di natura sessuale.
Basta infatti inoltrarsi tra gli alberi lungo il pendio verso le vie Rosnati e Santa Maria, per restare sconvolti da scene di “petting” davvero pesante in cui sono coinvolte non soltanto singole coppie, ma anche gruppi di adolescenti, che se non arrivano a consumare un rapporto completo si dilettano in giochi erotici. Si tratta di un segnale d’allarme davvero preoccupante, vista soprattutto la giovanissima età di questi ragazzi, quasi sempre tra i 15 e i 18 anni.
Il problema è ancora più grave se si considera che, così com’è già capitato a più di un adulto di imbattersi casualmente in queste squallide esibizioni, non è da escludere possa accadere lo stesso, se non è già accaduto, ai ragazzi anche più piccoli che si ritrovano in Magana a giocare e che potrebbero, loro malgrado, rimanere involontari spettatori di oscenità dalle quali resterebbero turbati.
E’ chiaro che, a questo punto, non si tratta più di una semplice questione di sorveglianza, anche se continua a mancare un controllo più costante del parco: è invece in gioco un problema educativo, già emerso lo scorso luglio, quando nei giardini di via Giovanni XXIII un ragazzo si era calato pantaloni e mutande di fronte a una signora che aveva osato rimproverarlo.
Quello che avviene alla Magana e in altri luoghi pubblici rappresenta senza dubbio una sfida da affrontare anche per il progetto “Praticamente adolescenti”, dedicato al disagio giovanile: iniziativa che da anni coinvolge in rete Comune, scuole, oratori e, dal 2010, anche le società sportive.
Ciò non toglie che occorra comunque una maggiore vigilanza all’interno dell’area verde di Soiano. La sede della polizia locale, fra l’altro, si affaccia proprio sul parco, dove continua a regnare l’inciviltà, come dimostrano le bottiglie di vetro, cartacce e mozziconi abbandonati nel prato, ma anche i danni alle panchine e la cinta sempre più imbrattata di scritte.
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