CASSANO MAGNAGO (l.gir.) Atti osceni ai giardini pubblici: questa volta l’inciviltà che regna nello spazio verde di via Giovanni XXIII ha superato ogni limite. Ai soliti schiamazzi fino a tarda ora, conditi di volgarità e bestemmie, si aggiungono ora pesanti insulti e prevaricazioni nei confronti dei residenti nel vicino complesso condominiale.
A farne le spese è stata una signora di mezza età, che martedì pomeriggio si è affacciata alla finestra per rimproverare la solita banda di bulli. Uno di loro, di circa 15 anni, ha reagito abbassando pantaloni e mutande e toccandosi gli attributi. Non solo, ma avrebbe anche minacciato la donna: «Sei vai dai carabinieri, sei finita».
La cassanese, però, non si è lasciata intimorire e, con tanto di testimoni, ha presentato denuncia alla locale stazione dell’Arma. Gli abitanti delle palazzine stanno inoltre raccogliendo le firme a sostegno di una petizione che verrà consegnata alla Procura della Repubblica, allo scopo di porre fine al tormento che le famiglie di via Giovanni XXIII sono costrette a subire da anni.
Lo scandaloso episodio, insomma, è stato soltanto la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo: sono anni, infatti, che i residenti devono sopportare la maleducazione e le prepotenze dei giovani teppisti, i quali oltre a disturbare la quiete pubblica abbandonano cartacce e bottiglie nel prato e mancano di rispetto a chiunque osi richiamarli. In passato sono stati perfino lanciati ortaggi contro le finestre dei condomìni e danneggiate le attrezzature di gioco riservate ai più piccoli. Attrezzature che, proprio su richiesta dei cittadini, sono state fatte rimuovere dall’amministrazione comunale, visto che i bambini, spaventati dalla presenza dei soliti vandali, non osavano più avvicinarsi al parchetto.
e.marletta
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