Cassano, paura dopo l’assalto in villa La vittima: «Temevo mi uccidessero»

CASSANO MAGNAGO «Ero seduta in cucina a guardare la televisione, ho sentito la porta cigolare e me li sono trovati davanti. Ho avuto paura che mi uccidessero». La signora Marinella Marangoni è ancora visibilmente scossa.

Occhi lucidi e tanta paura per quello che le è successo martedì sera attorno alle 20, quando due uomini con il volto coperto da un passamontagna sono entrati nella sua casa, taglierino alla mano, e l’hanno minacciata. «Volevano i soldi, ma io di soldi non ne ho – spiega – Mi sono spaventata tantissimo, in queste situazioni non sai mai cosa può succedere». La donna è però riuscita a mantenere la calma: «Per un quarto d’ora hanno rovistato per tutta la casa. Mi puntavano il taglierino alla gola e continuavano a chiedermi dov’erano i soldi. Io gli ho detto che potevano andare da basso e portarsi via le bare da morto, se volevano. Sono andati a controllare, ma quelle pesano e così le hanno lasciate lì».

La signora Marangoni è infatti titolare dell’agenzia di pompe funebri Cassanese e i ladri sono entrati nella villetta di via Marconi, sede dell’attività. Una zona isolata, dove le case sono a grande distanza l’una dall’altra e i rapinatori sono riusciti ad agire indisturbati. Dopo un quarto d’ora di

ricerche, senza ottenere risultati, i due se ne sono andati. «Erano italiani, ino alto e magro, l’altro di bassa statura – ricorda la donna – Sono andati via e mi hanno detto di non chiamare nessuno, altrimenti…», e mima il gesto del taglierino puntato alla gola.

«Ho aspettato un po’ e poi ho avvisato mio cognato. Con lui siamo andati dai carabinieri a denunciare l’accaduto». La vittima pensa a quello che sarebbe potuto accadere: «Una situazione bruttissima. A me è anche andata bene, ma a qualcun altro poteva venire un infarto». L’impressione è di essersi trovata davanti a due sbandati, poveracci che, avendo bisogno urgente di soldi, hanno scelto il peggior modo per cercare di recuperarli.

«Ma come si fa a comportarsi così? – si domanda sconsolata – Queste cose non si fanno. E poi, perché proprio a me? Non me lo merito».

Ora saranno i carabinieri a cercare di rintracciare i due malviventi. Sicuramente per la signora, appassionata di crimini televisivi, sarà difficile tornare a guardare certi programmi. «Quando i due sono entrati, in televisione c’erano i Ris di Parma alle prese con impronte e indagini scientifiche». Questa volta la realtà ha superato la fiction.

Tiziano Scolari

s.affolti

© riproduzione riservata