Cassano Magnagi e Cardano –Un paio di scarpe da tennis «per girare a piedi la città»: ecco «il più grande investimento» del candidato sindaco azzurro Nicola Poliseno, impegnato a «farsi conoscere ancora di più da tutti i cassanesi, che sceglieranno i migliori».
A correre con lui per Cassano i 16 componenti di quella che il segretario del Popolo della Libertà Angelo Palumbo ha definito ieri «una doppia lista: una è il simbolo del partito e l’altra è rappresentata dalle persone, perché come sempre saremo il gruppo che prenderà il maggior numero di preferenze per i propri candidati». A questo riguardo, il responsabile pidiellino ha replicato a Stefania Federici, aspirante sindaco della Lega, che «diceva di puntare tutto sul simbolo: adesso,
invece, veniamo a sapere con piacere che anche per i leghisti, dopo lo scandalo che li ha travolti, sono all’improvviso diventate importanti le persone, che per noi del Pdl sono da sempre le vere protagoniste della politica». All’avversaria del Carroccio ha risposto anche Poliseno, di cui Federici ha criticato le dimissioni, alla vigilia del voto, dall’incarico di assessore: «Meglio lasciare un ruolo amministrativo piuttosto che utilizzarlo, come sta facendo lei, per far campagna elettorale». Campagna che il Pdl, alleato con l’Udc e la “Lista civica Cassano Magnago – Poliseno sindaco”, ha iniziato al “Caffè del borgo” di via San Pio X, nel cuore del Rione sud, «che non è assolutamente un quartiere da noi abbandonato: per questo l’abbiamo scelto per lanciare i nostri candidati».
Capolista è Osvaldo Coghi, da 10 anni presidente del consiglio comunale: «Mi rimetto in gioco perché Cassano merita di più». Al centro del programma, ha sottolineato, «il lavoro, un bisogno di cui l’ente locale dev’essere al servizio, e la famiglia, utilizzata dai vari governi come un “materassino” per prendere soldi, ma che vogliamo invece valorizzare come risorsa con la quale interagire». Due temi che, ha aggiunto Poliseno, «sono i nostri cavalli di battaglia, insieme ad altri problemi, come la gestione dell’area feste, l’oasi Boza, la viabilità: tutte questioni di cui molti parlano, ma senza proporre soluzioni praticabili, mentre le nostre sono idee concrete».
Oltre agli esponenti di altri due partiti, Luca Gnocchi della Destra e Barbara Barbieri della Rinascita Dc, e alla moglie di Domenico Uslenghi, Egle Mela, la lista comprende anche Pietro Ottaviani e Paola Saporiti, rappresentanti del gruppo di opinione “Io per la mia città”, nata a sostegno di Poliseno. Un’associazione che, spiegano i due candidati, «non è partitica, ma vuole essere espressione della società civile per riavvicinare la gente alla politica: per questo corriamo come indipendenti nel Pdl».
Non mancano quasi tutti i consiglieri comunali uscenti: oltre a Coghi e Palumbo, il capogruppo Salvatore Maida, Massimo Ceresa, Giovanbattista Oliva e Giorgio Soldarini. Ritornano inoltre due ex consiglieri, Massimiliano Panizza e Mirko Frascino, mentre completano la lista John Tremamondo, Anna Lodrini e Riccardo Reghenzani.
Il programma di Bonato – Tra il candidato sindaco e il militante leghista, Loris Bonato ha presentato l’altra sera nella sala Pertini di Cardano al Campo i candidati e il programma della lista “Lega Nord – Indipendenti per Cardano”. Che vede nel medico anestesista nome storico del Carroccio cardanese la persona su cui puntare come futuro primo cittadino. E che unisce un partito politico a indipendenti, espressioni della società civile.
«Siamo una squadra unita, capace di ascoltare i problemi per risolverli, e che ha preso questo impegno con grande serietà», esordisce Bonato presentando la sua squadra, un «mix di esperienza e di novità».
Molti giovani, molte donne, e un ampio richiamo alle pari opportunità. Con alcuni passaggi fermi del programma.
La sicurezza, innanzitutto, con un accurato controllo del territorio soprattutto attraverso la polizia locale in collaborazione con le altre forze dell’ordine e l’istituzione del vigile di quartiere.
Politiche sociali che vadano prima di tutto in aiuto ai «cittadini italiani residenti a Cardano», soprattutto in un momento in cui «sono molti i cardanesi ad avere bisogno». Un discorso che strappa applausi al pubblico. E al quale Bonato aggiunge: «Di sicuro aiuteremo le persone straniere che avranno dimostrato di volersi veramente integrare nel nostro tessuto sociale».
E ancora: la revisione del Pgt, la tutela dei boschi e della brughiera, il controllo costante della qualità dell’aria, lo “stop” alla cementificazione e un «no nella maniera più assoluta» all’edificazione di centri commerciali.
Inoltre la creazione della mutua cittadina, il potenziamento dei servizi fruibili direttamente dal distretto sanitario di Cardano, la presenza dell’ambulanza sul territorio cittadino, la massima attenzione allo sport anche rivolto ai disabili, l’ampliamento della sede comunale.
Bonato ha anche espresso un pensiero «in questo momento particolare», riferendosi alle inchieste in corso sulla Lega Nord. «Noi siamo diversi – ha detto – perché, pur in mancanza di avvisi di garanzia, alcuni nostri rappresentanti nelle istituzioni si sono dimessi: hanno fatto passi indietro spontaneamente. E chi non l’ha fatto, è stato messo in condizione di farlo».
E un passaggio polemico sul Governo, a fronte di una lettera datata 5 aprile del ministro del lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero e del presidente dell’Anci che invita i candidati sindaci a impegnarsi pubblicamente a includere nei propri programmi elettorali un’assunzione di responsabilità concreta verso le esigenze della popolazione femminile. «Una lettera del 5 aprile, mentre le liste e i programmi dovevano essere presentati entro il 3», ha sottolineato Bonato.
p.rossetti
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