Cassano, rapinato sotto casa dell’incasso della festa benefica

Cassano Magnago E’ di circa 5 mila euro il bottino della rapina messa a segno l’altra notte in via Gasparoli: il 70 per cento del ricavato della festa della costina, che domenica ha avuto come teatro l’area attrezzata del Boschirolo. Una somma che doveva essere in gran parte destinata in beneficenza e che se n’è invece andata in fumo intorno a mezzanotte, quando Fabio Vezzaro, mentre tornava a casa in sella alla sua moto con tutto l’incasso della giornata, è stato seguito da due malviventi che l’hanno colpito prima in testa e poi sulla spalla, sfilandogli la valigetta col denaro stretta in mezzo alle gambe.«Per fortuna indossavo il casco», racconta il cassanese, che non nasconde di aver avuto un certo timore nel rientrare a tarda ora con un gruzzoletto non da poco: tant’è vero che, «quando mi sono trovato nel tratto di strada in mezzo al bosco, senza illuminazione, ero un po’ preoccupato». Era convinto di essere ormai al sicuro quando è arrivato davanti alla sua abitazione di via Gasparoli e ha sentito fermarsi alle sue spalle un’auto con il motore acceso: «Pensavo si trattasse del vicino che rientrava», racconta Vezzaro, che aveva già aperto il cancello quando è stato raggiunto dai due pesanti colpi che, pur senza scaraventarlo a terra, sono bastati a fargli perdere l’equilibrio per un attimo: quanto è servito ai rapinatori per sottrargli la valigetta con l’incasso. Inutile il tentativo del malcapitato di inseguire a piedi i delinquenti, che in un attimo erano già a bordo della loro auto, una Lancia Thema station wagon blu, dalla quale Vezzaro

ha anche tentato invano di strappare il drappo che copriva la targa, di cui è riuscito a leggere solo le prime due lettere. Se parte dell’incasso si è salvato è solo perché il cassanese aveva avuto l’accortezza di nascondere un po’ di soldi nei vestiti durante la giornata.Per la verità, le indagini condotte dai carabinieri hanno rivelato che in origine «l’obiettivo non ero io», spiega ancora il cassiere: il primo a finire nel mirino, infatti, sarebbe stato il presidente dell’Accademia della Costina di Coerezza, insieme alla quale il comitato Rione sud, di cui Vezzaro è tesoriere, ha promosso la manifestazione di domenica, a conclusione della festa del ciclismo organizzata dal Gs San Pietro nell’area di via Primo Maggio. Mentre rientrava a casa, infatti, il responsabile del sodalizio “culinario”, è rimasto con l’auto in panne a causa di poliuretano espanso infilato nel tubo di scappamento: i malviventi erano insomma convinti che l’incasso venisse ritirato dal presidente dell’Accademia. «Invece questa volta ci abbiamo pensato noi del comitato» osserva Vezzaro. Motivo per cui, non appena se ne sono accorti, i rapinatori hanno subito cambiato il loro obiettivo. Insomma, «questi non sono ladruncoli: sono dei professionisti», aggiunge il cassanese, che non esita a puntare il dito contro «chi sostiene, come l’assessore alla Sicurezza Luciano Lettieri, che la nostra sia una città tranquilla». La rapina, infatti, va ad aggiungersi a quella della scorsa settimana alla farmacia di via Venegoni. Per il resto, a Vezzaro resta l’amarezza per il fatto che «una festa ben riuscita, con un bell’incasso da devolvere in beneficenza, sia stata rovinata».Luca Girardi

f.artina

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