Una data che resterà impressa nella memoria collettiva di Varese e della sua provincia: il 1° agosto 2025 non è soltanto una scadenza aziendale, ma un passaggio simbolico. Dopo oltre sessant’anni di attività, chiude lo storico reparto di progettazione frigoriferi di Cassinetta di Biandronno. Una chiusura dolorosa, che rappresenta un confine netto tra ciò che è stato e ciò che sarà.
La decisione rientra nel piano di ristrutturazione di Beko Europe, società nata dalla fusione tra la turca Arçelik e la ex Whirlpool EMEA. Il piano prevede investimenti importanti – 136 milioni di euro complessivi – per rafforzare la produzione di elettrodomestici da incasso nei poli di Cassinetta, Melano (Marche) e Siena. Ma nonostante il rilancio industriale, il cuore tecnico dello stabilimento varesino viene considerato un costo da tagliare.
Un’eccellenza europea
«Eravamo la prima progettazione frigoriferi d’Europa», ricorda con orgoglio Salvatore De Caprio, ex dipendente con oltre undici anni di servizio in Whirlpool. E non è un’esagerazione: da Cassinetta sono usciti prodotti e tecnologie all’avanguardia, come i primi No Frost europei, i modelli combinati Sirio e Concorde, i Combi 60, e i frigoriferi built-in adottati da marchi prestigiosi come Ikea e V-Zug. Innovazioni tecniche – dall’introduzione rapida del gas R600a agli evaporatori sandwich – che hanno posto Cassinetta tra i centri nevralgici della refrigerazione domestica.
Una squadra compatta, composta da ingegneri, tecnici e progettisti che hanno saputo far dialogare efficienza e creatività. Una competenza riconosciuta a livello mondiale, capace di produrre quasi un milione di pezzi l’anno.
Dalla Ignis al boom economico
La storia parte da lontano. Era il 1943 quando, nel cuore della provincia varesina, nasceva Ignis. I frigoriferi arrivarono nel 1950, poco dopo le lavatrici. Due elettrodomestici che, in pochi anni, cambiarono radicalmente la vita delle famiglie italiane. Se la lavatrice liberò le donne dalla fatica del bucato, il frigorifero diede loro libertà mentale: niente più spesa quotidiana, una nuova idea di cucina e organizzazione domestica.
Ignis non fu solo un marchio industriale, ma un simbolo culturale: sponsor della leggendaria squadra di basket di Varese negli anni delle Coppe dei Campioni, orgoglio del boom economico e dell’“Italia che produce”.
Un’eredità che resta
Con Whirlpool, arrivarono nuove sfide e ulteriori innovazioni, ma anche una gestione sempre più legata alle logiche globali. E ora, con Beko, il futuro dello stabilimento si ridisegna: il polo resta attivo, ma la progettazione – il cervello creativo dell’elettrodomestico – viene spento.
«Chi è già in pensione guarda indietro con gratitudine e un po’ di malinconia. Chi resta vive giorni difficili, tra amarezza e incertezza», scrive ancora De Caprio. Ma se il reparto chiude, non si spegne il valore umano, professionale e industriale di chi ha contribuito a scrivere una pagina importante della manifattura italiana.