Il reparto oncologico dell’ospedale Multimedica di Castellanza chiuderà i battenti il 1° settembre. Una decisione comunicata con scarso preavviso, che ha sollevato forte preoccupazione da parte dei sindacati CGIL, CISL e UIL di Varese, soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere sulla continuità delle cure per i pazienti oncologici seguiti nella struttura.
La chiusura comporterà infatti il trasferimento dei pazienti in altri centri, con tutte le difficoltà legate a spostamenti, riorganizzazione delle terapie e percorsi di assistenza già avviati.
“Cure interrotte senza garanzie”
«La dismissione del reparto – si legge nella nota dei sindacati – avviene senza tutele adeguate per i pazienti, alcuni dei quali si trovano in condizioni molto delicate. Il diritto alla salute non può essere messo in discussione in questo modo».
Il reparto oncologico della struttura erogava trattamenti chemioterapici e servizi di supporto a numerosi cittadini del territorio, e la sua chiusura improvvisa sta creando incertezza tra i malati e le loro famiglie.
“Servono risposte chiare”
CGIL, CISL e UIL chiedono trasparenza sulle motivazioni che hanno portato a questa scelta e garanzie immediate per la continuità delle cure. «Il rischio – spiegano – è quello di abbandonare pazienti fragili in una fase delicata del loro percorso».
Le sigle annunciano che continueranno a monitorare la situazione per sollecitare soluzioni concrete da parte delle autorità sanitarie e delle istituzioni coinvolte.
Una vicenda che riporta l’attenzione sulla necessità di una programmazione più attenta dei servizi sanitari, soprattutto per le patologie più complesse.